Accoltella l'amico, preso. Il litigio per un debito

Accoltella l'amico, preso. Il litigio per un debito
Accoltella l'amico, preso. Il litigio per un debito
Venerdì 26 Gennaio 2024, 09:12
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È stato dimesso ieri dall'ospedale, l'uomo di Gricignano di Aversa che era stato ferito dal proprio debitore nel corso di una lite sorta durante il tentativo di riscossione di un credito. Ad accoltellarlo, secondo gli agenti del commissariato della polizia di Stato di Aversa, che indagava sulla vicenda, un uomo di 50 anni, anch'egli di Gricignano di Aversa, con precedenti, ritenuto responsabile di tentato omicidio.

L'uomo aveva provato a raccontare la dinamica del ferimento del proprio creditore come un tentativo di rapina ai suoi danni.

La squadra volante del commissariato di pubblica sicurezza della città normanna era, infatti, intervenuta su richiesta di un uomo che aveva segnalato al 113 l'intrusione nella propria abitazione di due sconosciuti e che, per difendersi, ne aveva colpito uno con un coltello.

Giunti sul posto, rilevate alcune incongruità nel racconto dell'uomo, i poliziotti hanno rintracciato il ferito, che nel frattempo era stato trasportato al pronto soccorso dell'ospedale San Giuseppe Moscati di Aversa per una profonda ferita all'addome.

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Dal nosocomio aversano il ferito era stato poi trasferito al Cardarelli di Napoli, da dove è stato, poi, dimesso. Dalla ricostruzione dei fatti, è emerso che la persona ferita, da tempo conoscente dell'aggressore, ha raggiunto nell'abitazione il 50enne, chiedendo la riscossione di un vecchio debito. La discussione è degenerata e, al culmine, la vittima è stata accoltellata, con una profonda ferita addominale che ha costretto al ricovero in prognosi riservata. L'uomo è stato arrestato e, al termine delle formalità, associato alla casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere.
Su richiesta della Procura della Repubblica del tribunale di Napoli nord, il gip ha convalidato l'arresto e ha confermato la misura della custodia cautelare in carcere in attesa delle ulteriori decisioni dei magistrati del tribunale aversano nei suoi confronti.

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