Lingue di fuoco in queste ultime battute di ballottaggio. I due aspiranti alla fascia tricolore preparano il rush finale prima del voto di domenica e lunedì, e studiano le ultime strategie per portare a casa la vittoria. Le polemiche ruotano attorno agli ipotetici accordi "sottobanco" con le coalizioni o con i singoli candidati delle liste escluse al primo turno e che hanno sostenuto Eugenia Carfora e Antonella Lettieri.
A puntualizzare la sua posizione è Emilio Nuzzo che sottolinea che «non c'è stato nessun accordo con la Lettieri né tantomeno con alcuni candidati ed esponenti di Ricoloriamo San Felice a Cancello». L'imprenditore già sindaco nel 2011, poi, scende nei particolari di chi siederà in Assise. «Mi meraviglia ascoltare le parole di alcuni personaggi, che continuano a esporsi e a portare avanti dei discorsi politici senza aver chiarito quel che è il loro recente passato.
E se Nuzzo dedica le ultime battute del primo turno "a scoprire altarini", nella giornata di ieri la Lettieri, candidato a sindaco fuori oramai dalla competizione elettorale, in una nota ufficiale, fa intendere il suo distacco da Forza Italia. «Non ho autorizzato e mai autorizzerò terzi dice riferendosi ad una serie di vicende accadute nelle ultime ore - a condurre accordi politici in mio nome. Ringrazio pubblicamente il partito di Forza Italia per la fiducia riposta nella sua persona e soprattutto i tantissimi cittadini che hanno creduto in me come candidata di San Felice a Cancello e come professionista». Intanto, il coordinatore provinciale degli azzurri Giuseppe Guida non si sbilancia. «Forza Italia afferma ha fatto il suo gioco al primo turno ed ora è in una fase di riflessione. Non ci sarà una posizione ufficiale, vinca il migliore». E sulla Lettieri glissa: «Ora guardiamo avanti».
Discorso diverso, invece, per Carmine Palmieri che ribadisce «di non aver fatto accordi ufficiali, ma allo stesso tempo precisa che sta lavorando insieme alla sua squadra al futuro di San Felice a Cancello. Non ci servono le polemiche, non portano da nessuna parte. Abbiamo bisogno di fatti, le parole se le porta il vento. Stiamo continuando a portare tra la gente il nostro programma elettorale ed è quello che ci interessa. Poi, chi è stato e cosa ha fatto un candidato consigliere eletto o uno non eletto, sono questioni non mie e nemmeno di interesse della coalizione. Noi guardiamo al futuro con serenità. San Felice ha bisogno di un sindaco moderato e non di chi urla o pensa già di essere stato eletto».