Tentato stupro al campo rom di Caserta,
baraccopoli verso lo sgombero

campo rom
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di Attilio Nettuno
Lunedì 14 Novembre 2016, 08:05 - Ultimo agg. 09:47
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CASERTA - La questione del campo rom di via Edison, dove si è consumato il tentativo di stupro di una dodicenne da parte di un 45enne, finirà sulla scrivania del prefetto di Caserta e verrà affrontata durante il tavolo per l’ordine e la sicurezza. Ad assicurarlo è il sindaco di Caserta Carlo Marino che ha sottolineato la necessità di discutere sulla criticità di una zona di confine del territorio casertano e di adottare tutte le misure previste dalla legge per tutelare la pubblica sicurezza e anche garantire le minime condizioni igienico-sanitarie.

È questa la novità di ieri sul caso, mentre proseguono senza sosta le ricerche di uno dei due orchi, un parente del 45enne Mircea Vasile arrestato dai militari della stazione di Maddaloni, sfuggito al blitz solo per una rivolta da parte degli altri residenti nella baraccopoli contro le forze dell’ordine intervenute dopo la denuncia da parte della vittima in seguito alla tentata violenza carnale in una topaia utilizzata come bagno.

In seguito all’episodio i carabinieri hanno annunciato di formalizzare una richiesta al Comune di Caserta, proprietario del terreno dove sorge la favela al confine con Maddaloni, per sgomberare il campo nomadi. «Qualora arrivasse questa richiesta ci attiveremo immediatamente – ha assicurato Carlo Marino - per lo sgombero del campo rom, portando avanti ogni azione prevista dalle norme di legge. Si tratta di una baraccopoli non autorizzata. Sentirò il prefetto per discutere della questione e sono sicuro che la questione verrà affrontata già nel prossimo tavolo per l’ordine e la sicurezza del territorio. È un atto dovuto anche per una questione di tutela dell’igiene pubblica oltre che di sicurezza».

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