Antenna fuorilegge, arriva la diffida: «Subito la rimozione»

Il ripetitore installato da Iliad in un condominio di via De Franciscis va portato via

L'antenna sotto accusa
L'antenna sotto accusa
di Daniela Volpecina
Giovedì 1 Giugno 2023, 08:07
4 Minuti di Lettura

Via l'antenna da via De Franciscis. Il ripetitore di telefonia mobile installato dalla compagnia Iliad in un condominio non solo non potrà entrare in funzione ma dovrà essere rimosso entro il 13 giugno. Lo ha annunciato ieri il vice sindaco Emiliano Casale durante la seduta del consiglio comunale.

Compulsato dagli esponenti di opposizione Raffaele Giovine e Romolo Vignola, che sul tema avevano depositato una interrogazione, l'assessore alle Attività produttive ha chiarito che l'impianto non è stato autorizzato e non è autorizzabile perché viola tutte le prescrizioni previste dal regolamento comunale: «La compagnia spiega Casale non ha tenuto conto della distanza di sicurezza da luoghi sensibili, quali ospedali e scuole, e nel caso specifico ha localizzato l'antenna non lontano dall'istituto comprensivo Lorenzini di viale Cappiello, non ha chiesto l'autorizzazione al condominio, nella documentazione fornita mancano poi sia il parere definitivo dell'Arpac che la valutazione relativa all'impatto elettromagnetico sui cittadini».
Da qui la diffida e l'ordine di smontare il ripetitore entro quindici giorni. «Sono lieto che questa interrogazione sia servita a spronare il Comune su un tema così importante per la comunità ha replicato Giovine ma ritengo sia opportuno che si apra un tavolo pubblico per concertare con le aziende l'installazione di eventuali altre antenne in futuro». Tra gli argomenti affrontati ieri anche l'emergenza sicurezza nella villetta Padre Pio sempre più spesso oggetto di atti di vandalismo con danni a giostre e arredo urbano che rischiano di vanificare il restyling milionario effettuato poco più di un anno fa. A innescare il dibattito era stata una mozione di Caserta Decide con tre proposte per garantire la cura, la manutenzione e la vigilanza costanti all'interno dell'area. Recintare e quindi chiudere la villetta nelle ore notturne, impiegare i percettori del reddito di cittadinanza nell'ambito dei progetti di utilità collettiva oppure affidarsi ai patti di collaborazione.
Video

La mozione è stata però bocciata a larga maggioranza, seppure per motivi diversi.

Per Fabio Schiavo la soluzione sta nell'educare i cittadini ad un maggiore senso civico per trasmettere rispetto per i beni comuni. Per Paolo Santonastaso i patti di collaborazione «sono una sconfitta per il Comune perché evidenziano le sue inefficienze». «I patti dice invece Giovanni Comunale consentono di creare una compartecipazione nella gestione dei beni comuni ma c'è bisogno di controlli e verifiche da parte dell'Ente che ora mancano, complice la carenza di personale». «Il Comune conclude Massimo Russo sta lavorando ad un accordo quadro sulle manutenzioni degli edifici pubblici, chiederemo che venga inserita anche villetta Padre Pio».

Approvata all'unanimità invece la mozione presentata da Pasquale Napoletano sulle pessime condizioni in cui versano i bagni dell'area mercatale di via Ruta divenuti ormai inutilizzabili. «Il sindaco, in qualità di autorità sanitaria ha dichiarato Roberto Desiderio dovrebbe chiudere il mercato fino alla risoluzione definitiva del problema». Ha chiesto un intervento ad horas anche Roberto Peluso mentre Andrea Boccagna ha informato l'aula che l'area di via Ruta è stata scelta come uno dei punti in cui verranno posizionate le compostiere di comunità ottenute dal Comune. Approvata all'unanimità anche la mozione presentata da FdI contro la produzione, la commercializzazione e l'importazione del cibo sintetico in Italia e con la quale si invita l'Ente ad adottare una campagna di sensibilizzazione sul tema.

Discussione accesa infine sull'attivazione della ztl in via Concezione a Puccianiello in prossimità dell'istituto comprensivo Collecini, sollecitata da Maurizio Del Rosso a fronte di una petizione di settanta cittadini, e sul piano di dimensionamento scolastico, al centro di una interrogazione di Giovine, che dovrebbe consentire agli istituti Vanvitelli e Da Vinci-Lorenzini di conservare la loro autonomia ma del quale si è perso traccia.
«Il problema è reale ma non è immediato ha dichiarato l'assessore alla pubblica istruzione Enzo Battarra riguarda infatti l'anno scolastico 2024-2025. A fine 2023 ripresenteremo dunque in Regione il nostro piano sperando che venga approvato». La seduta consiliare si era aperta con un minuto di silenzio per onorare le vittime dell'alluvione in Emilia Romagna e con il conferimento della cittadinanza onoraria alla scuola di cavalleria dell'Esercito italiano.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA