Cinema chiusi, la Reggia rilancia con la proiezione di Rosso vanvitelliano

La pellicola è una delle tre produzioni artistiche con la sinfonia e il libro digitale

L'annuncio della presentazione di Rosso Vanvitelliano
L'annuncio della presentazione di Rosso Vanvitelliano
di Lidia Luberto
Giovedì 8 Giugno 2023, 09:14
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Ci sarà anche il ministro della cultura, Gennaro Sangiuliano, il 9 settembre a Caserta, quando, alla Reggia, verrà presentato il film "Rosso vanvitelliano", trasposizione dell'opera teatrale originale di Patrizio Ranieri Ciu. Ieri, l'annuncio durante la conferenza stampa nella Sala bianca del Palazzo Reale alla quale hanno preso parte, con il direttore della Reggia Tiziana Maffei, Alba Bianconi, presidente associazione "Ali della Mente", Valentina Rossi, Fw Produzioni Srl, Flavio Quarantotto, già ispettore del Miur, Rosario Messina, compositore e direttore d'orchestra, Artur Çani, corrispondente stampa estera e Dafne Rapuano di Rivoluzioni Editoriali srl.

Ma il film è solo una delle tre produzioni artistiche del complesso progetto "Rosso Vanvitelliano", diventato un brand culturale, articolato, appunto, in tre momenti: il libro digitale, la sinfonia e il film, che saranno raccontati nel dettaglio, sempre alla Reggia, rispettivamente il 17 giugno, il 29 luglio e il 9 settembre. «Nel processo evolutivo di Rosso Vanvitelliano, queste produzioni sono - ha spiegato Alba Bianconi - strumenti portanti di altrettante progettualità create per raggiungere, attraverso la cultura, obiettivi primari nel miglioramento della nostra società.

Le finalità dichiarate sono la lotta alla povertà educativa, la sensibilizzazione alla sostenibilità ambientale, la diffusione internazionale della cultura italiana».

Un'opportunità anche per la Reggia, capace di ispirare iniziative e progetti di grande levatura culturale. «Un progetto complesso che si inserisce nell'ambito dei bandi di valorizzazione partecipata: è, infatti, uno degli 11 prescelti dal comitato tecnico scientifico fra i 37 presentati e che è perfettamente in sintonia con lo spirito stesso delle celebrazioni vanvitelliane. Si tratta - ha detto la dg Maffei - di un'idea molto ambiziosa ma che è la prova evidente di quanto può nascere, non all'ombra, come si dice comunemente, ma alla luce, anzi direi al "fuoco" di creatività, idee, fantasia, che la Reggia può provocare con la sua sola presenza».

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E, in fondo, è proprio questo il "paradosso Caserta": mentre da una parte si "inventa", si "produce", si crea, con le tante eccellenze del settore artistico, in generale, e cinematografico, in particolare, dall'altra, si fatica ancora a trovare ipotesi di soluzione per un obiettivo, a prima vista, forse più banale come, ad esempio, riavere una sala cinematografica in città. Il punto di svolta in questa difficile querelle è arrivato, probabilmente, nel corso dell'incontro, riuscito e partecipato, promosso dall'associazione "Risorse e futuro". Un amo lanciato "dal basso" che già sta dando i suoi frutti, almeno in termini di interesse. Anche la scelta della sede, quella di Confindustria Caserta, che ha ospitato l'iniziativa non è stata casuale.

«Hanno fatto bene gli organizzatori a venire nella casa degli imprenditori: il cinema è un'attività imprenditoriale, e come tale va concepita. Peraltro una impresa culturale come questa ha una valenza ben più ampia. Nel senso - ha spiegato Massimiliano Santoli, vice presidente Confindustria Caserta - che è indispensabile alla crescita del territorio. La cultura è l'unico strumento che abbiamo per trattenere i giovani nella nostra zona. Sono certo che l'interesse anche per investimenti concreti esistono. Ma l'imprenditore non può essere lasciato solo, chissà anche immaginando un partenariato pubblico-privato si può aiutarlo. Noi di Confindustria siamo comunque pronti ad affiancare, ospitare, dare tutto il supporto possibile a chi fosse interessato a lanciarsi in una impresa del genere». Il cinema, di fatto, è "di casa" a Caserta. Dalle produzioni televisive come l'"Amica geniale", il cui set è stato costruito, ed è per ora ancora utilizzabile, nell'immediata periferia cittadina, alla Reggia, scelta per grandi produzioni internazionali, alla città che, nei suoi hotel e alberghi, ha ospitato recentemente la struttura produttiva, dal cast agli interpreti, di un'importante pellicola anglosassone. Un humus fertile che permetterebbe di coltivare, con certezza di riuscita, tante iniziative con il cinema al centro. Come, ad esempio, fa da anni l'ateneo casertano. «Maestri alla Reggia», è ormai un format consolidato che porta in città i protagonisti della settima arte, e che verrà riproposto anche quest'anno. Lo annuncia Lucia Monaco, delegata del rettore per la Terza missione e promozione del territorio, nonché responsabile del progetto. «Ma stiamo facendo anche di più - aggiunge - ragionando, cioè, su percorsi formativi intorno al cinema perché Caserta consolidi ancora di più il suo legame con il cinema».

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