Caserta: parking sotterraneo a piazza Carlo di Borbone, arriva lo sfratto del Comune

La data ultima è il 18 maggio: battaglia legale

Il parcheggio interrato a piazza Carlo di Borbone a Caserta
Il parcheggio interrato a piazza Carlo di Borbone a Caserta
di Daniela Volpecina
Martedì 9 Maggio 2023, 07:59 - Ultimo agg. 18:34
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Il parcheggio interrato di piazza Carlo di Borbone potrebbe tornare a breve nella disponibilità del Comune. L'amministrazione ha intimato infatti al consorzio Cogein che ha realizzato la struttura e la gestisce dagli anni 90 di sgomberare l'area entro il 18 maggio paventando l'uso della forza pubblica nel caso ciò non avvenisse. L'ordinanza, a firma del dirigente Luigi Vitelli, punta a mettere la parola fine a una querelle che ha visto le parti coinvolte scontrarsi nelle aule di tribunale tra il 2012 e il 2022. Una battaglia legale che potrebbe durare ancora a lungo. Il rappresentante del consorzio Cogein, Mario Granata Pagano, fa sapere di aver già impugnato l'ordinanza del Comune che definisce «illegittima e ingiusta» e avvisa l'Ente che non libererà la struttura fino a quando non gli verranno corrisposte a titolo di risarcimento danni «le somme riconosciute anche dal Ctu del tribunale».
La vicenda risale al 1990 quando l'Agenzia del Demanio, proprietaria dell'area, decise di rinnovare per sei anni la concessione al Comune di suolo e sottosuolo della piazza. Dieci mesi più tardi la giunta affidò all'Ati, formata da Italgenco e Cogein, l'incarico di redigere lo studio di fattibilità per la realizzazione e gestione del parcheggio. Nell'ottobre del 1991 fu stipulata la convenzione tra le parti che avrebbe dovuto essere seguita da una serie di atti aggiuntivi per stabilire, tra le altre cose, la durata della concessione e trasferire il diritto di superficie sulle aree. Atti che, si apprende dall'ordinanza dirigenziale, non sarebbero mai stati sottoscritti. La gestione del parcheggio sarebbe stata svolta dunque "sine titulo" e, aggiunge il dirigente, «difettando sia del diritto di superficie sul bene pubblico che di una valida concessione di bene e servizio». Bisognerà attendere il 2012 per un primo atto ufficiale da parte dell'Agenzia del Demanio che in una nota inviata al Comune chiede «la riconsegna, entro trenta giorni, del complesso libero di persone e cose». Con determina dirigenziale numero 61463 del 31 luglio 2012, l'amministrazione dispone quindi l'annullamento dell'atto di concessione e la decadenza della convenzione stipulata con l'Ati nel 1991. Inizia così il lungo braccio di ferro giudiziario tra le parti che vede il Cogein, che nel frattempo ha assunto il ruolo di capogruppo dell'Ati, soccombere nei tre gradi di giudizio. Prima il Tar Campania, poi il Consiglio di Stato, infine la Corte di Cassazione hanno respinto la richiesta di Cogein e confermato la legittimità dell'annullamento della concessione disposto dal Comune. Anche il collegio arbitrale, nell'ottobre del 2022, ha dichiarato l'improcedibilità delle domande per «nullità della clausola compromissoria». Il Comune, che intanto nel settembre del 2017, ha ottenuto dal Demanio la proprietà del parcheggio interrato, aveva già inviato al consorzio, lo scorso anno, una diffida affinché liberasse il complesso.


Poi l'ordinanza del 5 maggio e un nuovo ultimatum che ieri è stato rispedito al mittente dal consorzio che si definisce «vittima di un'inadempienza amministrativa del Comune, responsabile di non aver perfezionato gli atti con il Demanio». Il riferimento è alla delibera numero 115 del 2005 con la quale l'allora dirigente comunale era stato autorizzato a siglare la convenzione con il Demanio. «Quell'atto non venne mai firmato - denuncia Pagano - e chi era deputato al controllo non lo esercitò. Non comprendo perché dovremmo essere puniti noi per questo inadempimento. Tra l'altro il parcheggio è un bene sottoposto a pignoramento quindi dubito che il Comune possa averne la titolarità». Infine un riferimento ai canoni fissati dall'Osl: «Abbiamo sempre ottemperato ai nostri obblighi conclude Pagano e tutelato l'Ente dal punto di vista erariale. Abbiamo costituito anche un deposito cauzionale di circa 350mila euro così come deliberato dall'Osl. Riteniamo di essere nel giusto e combatteremo fino alla fine per veder riconosciuti i nostri diritti». Il Comune, intanto, è già al lavoro per definire le modalità d'uso del parcheggio: «Questa struttura, che ospita circa 950 posti auto, riveste una importanza strategica per la città - spiega l'assessore alla mobilità - Emiliano Casale la sua localizzazione, la capienza e le potenzialità di cui dispone consentiranno di far fronte alle esigenze di turisti, pendolari e quanti arrivano quotidianamente in città in auto. L'obiettivo è di emanare una gara per l'affidamento della struttura a terzi che possano garantire un'apertura h24, ripristinare l'accesso al parcheggio da viale Carlo di Borbone, realizzare qui un hub di accoglienza per i visitatori e destinare allo sviluppo commerciale alcune aree della struttura mai utilizzate prima d'ora».

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