Sarà consegnato a breve il marciapiede largo sei metri che costeggia il Macrico lungo via Unità d'Italia, nel tratto compreso tra l'incrocio di via Sud Piazza d'Armi e il Monumento ai Caduti. Via le transenne, quindi, intorno a un cantiere per lavori attesi da anni in una delle zone dove le radici degli alberi avevano sollevato la struttura dei marciapiedi rendendoli impraticabili e insicuri. Un intervento iniziato a ottobre e inserito nel progetto di abbattimento delle barriere architettoniche finanziato dal Viminale per un importo di 340mila euro, che consegneranno al centro una pista ciclabile adiacente il muro del Macrico, completamente ritinteggiato, e una griglia di manto erboso calpestabile e drenante ai piedi degli alberi che così non sarà più necessario abbattere.
Un nastro di verde pubblico, quindi, che s'integrerà con la nuova pavimentazione del marciapiede liberato di qualsiasi barriera architettonica e arricchito da un percorso tattile per ipovedenti. Il tutto su un tratto stradale completamente riasfaltato e dal quale svaniranno i parcheggi a raso. Un segnale chiaro che il sindaco Carlo Marino aveva già annunciato: «Cambiare la mobilità della città, che diventerà sempre più green, più sostenibile, verso la costruzione di una smart-city.
Il dettaglio degli interventi, che nel finanziamento dei 3 milioni di euro prevedono la risistemazione delle piste ciclabili esistenti su corso Giannone e via Renella, entra l'assessore ai Lavori Pubblici Massimiliano Marzo: «L'obiettivo è di mettere a disposizione dei cittadini una infrastruttura ciclabile sempre più diffusa che colleghi i principali luoghi di interesse in modo da incentivare sempre di più la mobilità sostenibile. A partire dai lavori di realizzazione del percorso ciclabile che interesserà via G.M. Bosco, piazza Cattaneo, piazza Pitesti, via Leonardo da Vinci, viale Vincenzo Gallicola, via Roberto Lodati e viale Michelangelo per un importo di 267mila euro finanziato dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, all'altro finanziato dal Pnrr per un importo di due milioni e 780mila euro che ci consentirà il rafforzamento della mobilità ciclistica che porterà alla realizzazione di tre chilometri di pista ciclabile per cui siamo in fase di progettazione. Infine, sempre dal Pnrr, abbiamo ottenuto 3 milioni e 813mila euro per il progetto di riqualificazione degli assi viari esistenti, riorganizzazione percorsi ciclo-pedonali, verde attrezzato e decoro urbano, presentato nell'ambito del Pinqua. Per quest'ultimo intervento, che prevede la realizzazione di piste ciclabili nel quartiere Acquaviva, siamo in fase di progettazione definitiva ed esecutiva ed entro settembre dobbiamo affidare i lavori».
Ma c'è un altra ciclovia che attende di essere realizzata ed è quella che prenderà il posto dei binari dismessi della tratta ferroviaria dove ora passano i treni della linea Caserta-Frasso Telesino e che entro il 2026 Ferrovie dello Stato riconsegnerà ai Comuni vista l'entrata in funzione della Tav Napoli-Bari. «La conversione della tratta ferroviaria in ciclovia per noi è fondamentale - spiega Raffaele Giovine, capogruppo consiliare di "Caserta Decide" che da sempre sostiene il progetto - e su questo continueremo a vigilare anche in vista della futura apertura del Policlinico». «C'è già un accordo sottoscritto da Rfi e Comune di Caserta - garantisce Marino - siglato proprio da me, che prevede la dismissione del binario ferroviario e l'eliminazione della barriera del passaggio a livello di via Unità Italiana. L'Amministrazione sta già pensando, nel Puc, di creare una pista ciclabile naturale che colleghi via Unità Italiana, e più in generale il centro storico, con le frazioni di San Benedetto, Falciano, Tredici e San Clemente».