Castel Volturno: neonato muore in culla, inutile corsa in ospedale

I genitori hanno provato a soccorrerlo

La clinica Pineta Grande
La clinica Pineta Grande
di Vincenzo Ammaliato
Lunedì 11 Dicembre 2023, 08:38
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L'automobile arriva veloce all'esterno del pronto soccorso di Pineta Grande a Castel Volturno nel cuore della notte fra sabato e domenica. Dal veicolo scendono un uomo e una donna con in braccio un neonato cianotico. È il loro figlio di poco più di quaranta giorni che si trova in gravissime condizioni: non respira più. I genitori del piccolo sono sotto choc e raccontano ai sanitari a cui lo affidano che si sono accorti aveva problemi respiratori mentre era a casa con loro. I medici del presidio ospedaliero domiziano provano tecniche di rianimazione. Ma poco dopo sono costretti a constatare il decesso del povero neonato.

Molto probabilmente c'è stato un versamento di liquidi nei polmoni, forse latte, che ha ostruito le vie aeree e bloccato il flusso respiratorio. In pratica, morto per la sindrome improvvisa del lattante, nota anche come "morte in culla". Le cause di questo tipo di morte restano inspiegate anche dopo l'effettuazione degli esami autoptici. È a tutt'oggi la prima causa di decessi dei bambini nati sani e non ha ancora una chiara spiegazione scientifica.

In Italia ha un'incidenza dello 0,5 per mille circa È la causa più comune di morte tra un mese e un anno di età. Circa il 90 per cento dei casi si verifica prima dei sei mesi di vita, con il picco di casi tra i due e i quattro mesi di età.

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Per il bambino deceduto a Pineta Grande la magistratura, avvisata del caso, non ha ritenuto di disporre l'autopsia, e i genitori hanno potuto eseguire i mesti funerali del neonato sfortunato. Residenti a Castel Volturno, la città costiera piange per la morte inspiegabile di un bambino che poteva essere forse evitata con un intervento più rapido. Tuttavia, il blocco dell'afflusso di ossigeno al cervello, seppure breve, provoca in gran parte dei casi in cui il neonato si riesce a salvare delle inabilità permanenti, talvolta completamente invalidanti. 

 

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