Cementificio sequestrato a Sessa Aurunca, ha violato l'ordinanza del Comune

Il blitz dopo l'allarme del consigliere di opposizione Antonio Fusco

La Cacem
La Cacem
di Emanuele La Prova
Martedì 20 Giugno 2023, 12:12
2 Minuti di Lettura

Nuovo blitz dei carabinieri e della polizia municipale di Sessa Aurunca che, nella notte tra venerdì e sabato, hanno fatto visita allo stabilimento Cacem, il cementificio di località Quintola. Le forze dell’ordine cittadine hanno messo sotto sequestro la struttura, dopo essersi accertate che le attività della ditta proseguivano normalmente, nonostante lo stop imposto dal Comune sessano a fine aprile. Nemmeno due mesi fa, infatti, dopo alcuni controlli dei funzionari del Comune, era venuto fuori che la Cacem non era in possesso di alcune autorizzazioni, come quella agli scarichi o alle emissioni in atmosfera, necessarie per poter operare sul territorio.
E così, fu il consigliere della minoranza Antonio Fusco a interessarsi per primo alla questione riguardante il cementificio e a sollecitare l’intervento del Comune con a capo il sindaco Lorenzo Di Iorio. Inizialmente, dopo lo stop alle attività imposto dall’amministrazione, la vicenda sembrava essere chiusa. Eppure, in queste settimane, una parte della minoranza locale ha sempre tenuto d’occhio lo stabilimento di Quintola, appartenente alla famiglia Caturano. Le diverse segnalazioni delle forze dell’ordine cittadine, però, non avevano sortito alcun effetto, almeno fino allo scorso weekend. Nell’ultimo mese, infatti, i militari dell’arma e i caschi bianchi, nel corso delle loro attività di controllo eseguite in pieno giorno, non avevano riscontrato anomalie nei dintorni del luogo. Proprio per questo motivo, nel fine settimana scorso, le forze dell’ordine aurunche hanno deciso di agire in piena notte, dopo aver monitorato l’area nei giorni successivi con i droni. Una volta arrivati sul posto, i carabinieri e gli agenti della municipale si sarebbero quindi ritrovati davanti a un cementificio in piena attività. Così, la struttura di Quintola è stata posta sotto sequestro.

© RIPRODUZIONE RISERVATA