Comune di Caserta, via libera al bilancio di previsione 2023: «In primavera fuori dal dissesto»

Ok del Consiglio alla manovra da 330 milioni di euro

Via libera al bilancio di previsione 2023
Via libera al bilancio di previsione 2023
di Daniela Volpecina
Venerdì 4 Agosto 2023, 09:00
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L'amministrazione Marino dice sì al bilancio di previsione 2023. Venti i voti favorevoli, tutti provenienti dai banchi della maggioranza, dove si è fatta notare come unica assenza quella di Matteo Donisi del Pd, e cinque i contrari, espressi dai consiglieri di minoranza rimasti in aula fino alle battute finali del Consiglio. Un voto che tutti hanno definito politico in virtù del fatto che il documento contabile è stato inviato ai consiglieri con notevole ritardo e in pochi sono riusciti a esaminarlo prima della seduta.  

A illustrare i contenuti della manovra da 330 milioni di euro l'assessore alla programmazione finanziaria Gerardina Martino: «Questo non è un libro dei sogni - ha esordito - ma una operazione verità. Con questo documento evidenziamo infatti l'indebitamento dell'Ente ma anche le sue potenzialità. È vero che il bilancio è ingessato nella misura dell'88% e che molti trasferimenti statali sono diminuiti drasticamente, così come è un dato di fatto che stiamo pagando ogni anno rate da 17,5 milioni di euro per mutui contratti più dieci anni fa ma malgrado ciò abbiamo quasi raddoppiato il Fondo crediti di dubbia esigibilità, portandolo da 18 a 35 milioni di euro, e incrementato da 900 mila a 5 milioni di euro il Fondo per il contenzioso.

E abbiamo aumentato il budget per le manutenzioni ordinarie e straordinarie per le quali prevediamo una spesa di 2,9 milioni di euro».

Spulciando il bilancio si apprende che le entrate tributarie e il Fondo di solidarietà ammontano a 60 milioni di euro. Sono 18 milioni invece i trasferimenti regionali e ministeriali mentre le entrate patrimoniali (prevalentemente fitti attivi e canoni) sono pari a 15 milioni. 122 milioni i finanziamenti per investimenti. Relativamente alle uscite evidenziati 86 milioni di spesa corrente, 129 milioni di spese per investimenti. 645 mila euro invece i debiti fuori bilancio, di cui circa 300mila per sentenze passate in giudicato. Ammonta a circa 2 milioni di euro il disavanzo, che sarà in parte coperto con un importo di 700 mila euro intercettato tra le pieghe del bilancio. Tre le direttrici indicate per questo 2023: tolleranza zero nei confronti di evasori ed elusori con recupero coattivo dei tributi non versati, aggiornamento dell'inventario dei beni comunali e valorizzazione del patrimonio, maggiore sensibilizzazione sulla raccolta rifiuti «perché solo aumentando le percentuali di differenziata - spiega l'assessore - sarà possibile ridurre i costi del servizio e anche la Tari».

«L'obiettivo di questa amministrazione - ha detto il sindaco Carlo Marino - è quello di risanare il quadro debitorio per lasciare ai giovani un Ente senza debiti. Entro la prossima primavera saremo fuori dal dissesto e ciò grazie ad una scelta adottata fin dal 2016 di non contrarre più mutui ma di realizzare le opere solo con i fondi europei, ministeriali, regionali e puntando su project financing e partenariati pubblico-privati».  

Critiche dall'opposizione. Maurizio Del Rosso (Lista Zinzi) ha evidenziato l'assenza di un bilancio di sostenibilità ambientale, Raffaele Giovine (Caserta Decide) ha detto di non aver alcuna fiducia in una previsione realizzata «azzerando la partecipazione dei consiglieri di minoranza malgrado rappresentino il 47% dei cittadini» e contestato la scelta «di destinare alle politiche giovanili un importo di appena 5mila euro». Polemiche anche sui tempi. «Non è possibile - hanno fatto notare - approvare ad agosto un documento di previsione che avrebbe dovuto arrivare in aula a novembre 2022». 

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Più tecnico l'intervento di Pasquale Napoletano (FdI) che ha chiesto una modifica dell'art. 116 del regolamento di contabilità approvato una settimana fa «perché - ha sostenuto - in contrasto con quanto previsto dal Tuel che all'art. 174 stabilisce un tempo congruo per la visione degli atti da parte dei consiglieri. Non penso che per tempo congruo intendesse 24 ore prima del Consiglio. Si tratta di un vulnus nell'attività consiliare perché impedisce di deliberare in modo libero e informato e costringe, come accaduto oggi con i colleghi di maggioranza, ad un mero atto di fede». Una nota critica anche dai consiglieri Gianni Comunale e Andrea Boccagna del Pd, Massimo Russo di Moderati, Massimiliano Palmieri di Italia Viva e Gianluca Iannucci dei Socialisti, che hanno invitato l'amministrazione «a compiere ogni sforzo per impedire in futuro che simili ritardi possano riversarsi sulla città dando vita a emergenze che sono sotto gli occhi di tutti». 

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