«Vendo un rene al miglior offerente». L’annuncio choc arriva da un disoccupato, Antonio Campanile, 54 anni, di Recale, che in Rete ha distillato la sua provocazione.
Non si è informato sulle procedure, sui rischi, sul luogo dell’intervento. Sa che in Italia è una pratica illegale e che, semmai arrivasse un acquirente, dovrebbe andare a farsi operare all’estero. A persuaderlo, la certezza che con un rene soltanto si può vivere; senza cibo, no.
La storia di Antonio è simile a quella di tante altre: per circa otto anni ha lavorato come parcheggiatore per un’emittente televisiva e per uno studio dentistico; poi, la lettera di licenziamento.
Già nel 2019 Campanile lanciò lo stesso annuncio, che scatenò l’indignazione di migliaia di persone. Ma, a quanto pare, la sua situazione non è cambiata.