Flirt con moglie di un indagato
il pm: sei anni al magistrato Ceglie

donato ceglie
donato ceglie
di Marilù Musto
Lunedì 27 Giugno 2016, 08:41 - Ultimo agg. 10:24
1 Minuto di Lettura
CASERTA - Per anni è stato lui il magistrato che parlava per ore chiedendo ai giudici condanne esemplari per i suoi imputati, accusati di delitti ambientali, frodi e violenze. Tutti reati commessi nella Terra dei Fuochi. Per una strana legge del contrappasso, Donato Ceglie, il pm della procura di Santa Maria Capua Vetere, era invece seduto sul banco degli imputati nell’aula del tribunale di Roma dove il pubblico ministero Barbara Sargenti ha chiesto, per lui, la condanna a sei anni di carcere. Sei lunghi anni di reclusione per aver intrecciato una relazione con la moglie di un suo indagato di Salerno, titolare di una ditta che gestiva il trattamento dei rifiuti, e per aver chiesto all’amministratore giudiziario che guidava l’azienda di assumere la donna con un contratto. 

Ma Ceglie, pm di punta della procura di Santa Maria Capua Vetere prima dell’esplosione della sua vicenda giudiziaria, ha promesso di combattere fino alla fine per evitare la condanna. E lo farà a luglio, quando è prevista la discussione finale del suo avvocato difensore, Giuseppe Fusco.
© RIPRODUZIONE RISERVATA