Doping, cade l’obbligo di firma
per Cirillo campione di culturismo

Cirillo con Silvester Stallone
Cirillo con Silvester Stallone
di Mary Liguori
Giovedì 15 Dicembre 2016, 08:35
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L’ottava sezione del tribunale del Riesame di Napoli ha accolto l’istanza presentata dal campione di body building, Mimmo Cirillo, ed ha annullato la misura dell’obbligo di firma cui l’atleta era sottoposto dal mese scorso. Cirillo, difeso dall’avvocato Pasquale Acconcia, fu destinatario della misura nell’ambito dell’inchiesta su un presunto traffico di anabolizzanti dall’Ucraina che portò a quattro arresti e alla chiusura di cinque palestre tra Napoli e Caserta. Tra i centri sportivi colpiti dai sigilli, anche quello che Cirillo gestisce a Marcianise. Contro di lui, una intercettazione telefonica agli atti, un dialogo in cui Cirillo parla al telefono con un uomo di Casoria di un ormone della crescita sintetico la cui vendita è vietata. Per questa ragione l’atleta è stato sottoposto all’obbligo di firma con le accuse di illecito trattamento di sostanze farmacologiche e ricettazione. 

Mimmo Cirillo, di Marcianise, negli anni ’90 ha vinto il titolo di Mister Universo e divenne molto famoso grazie alla partecipazione nel film «Over the Top» con Sylvester Stallone, pellicola del 1987. Noto negli ambienti del culturismo per essersi aggiudicato anche il premio Gold’s Gym Classic, ricevette il premio da Arnold Schwarzenegger. È stato anche per tre volte vicecampione del mondo di braccio di ferro.
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