Policlinico, cantiere fermo. L'appello dei parlamentari: «Stop a questa vergogna»

Si chiede l'intervento di un commissario

Il policlinico di caserta
Il policlinico di caserta
di Luisa Conte
Domenica 12 Marzo 2023, 10:01 - Ultimo agg. 16:39
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La prima pietra del nuovo Policlinico, che deve sorgere a Tredici, fu posta nel 2005 dall'allora sindaco Luigi Falco. Ma quella dell'ospedale "fantasma" di Caserta è una storia che inizia addirittura nel 1995 con la firma di un protocollo d'intesa per la realizzazione dell'ospedale. Con l'istituzione della Seconda Università degli Studi di Napoli, nel 1999, il Miur e il Ministero della Salute stanziavano finanziamenti per 410 miliardi per edificare 500 posti letto e strutture universitarie. Il cronoprogramma prevedeva il termine dei lavori per dicembre 2008, ma oggi, a 18 anni dalla posa del primo mattone, è possibile vedere soltanto lo scheletro della struttura. Dall'appalto revocato nel 2009 all'affidamento alla società Condotte d'Acqua Spa, fino alla possibile cessione alla società Cimolai: in questi anni è stato un susseguirsi di eventi che non ha prodotto niente di buono.

E arriviamo ai giorni d'oggi. «È vergognoso che un'opera così importante come il Policlinico di Caserta, dopo oltre 20 anni dall'inizio dei lavori, non sia ancora ultimata», ha sbottato venerdì Luigi Sbarra, segretario generale nazionale della Cisl.

E non solo soltanto i sindacati a denunciare lo sperpero di denaro pubblico e i ritardi assurdi. Lo hanno fatto anche i politici di Terra di Lavoro, con i parlamentari impegnati all'unisono in una battaglia a favore della propria terra.

Gianpiero Zinzi, deputato della Lega, proprio nel corso dell'incontro della Cisl ha lanciato un appello: «Il Policlinico di Caserta è la priorità per il nostro territorio. Chi vive la città soffre a vedere l'opera ancora incompleta a 18 anni dalla posa della prima pietra, nonostante anni di inerzia della Regione Campania. Tutte le forze, politiche e civili, hanno il dovere ha dichiarato - di unirsi in quella che è una battaglia per i nostri figli e per il futuro della nostra terra».

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Due mesi fa, invece, l'esponente di Fratelli d'Italia Marco Cerreto ha presentato un'interrogazione a risposta scritta al Ministero dell'Università e della Ricerca e al Ministero della Salute per chiedere «quali siano gli intendimenti del Governo in merito alla realizzazione del Policlinico universitario di Caserta e se non si ritenga necessario adottare iniziative di competenza volte a sbloccare il cantiere affidando la gestione dell'opera e il rispetto del cronoprogramma a un commissario ad acta di nomina governativa». Il deputato meloniano non ha ancora ricevuto risposta ma assicura che «in settimana solleciterà un riscontro perché teniamo molto a cuore le sorti del Policlinico», conclude. Sulla stessa lunghezza d'onda il collega di partito Gimmy Cangiano: «È assurdo che, a distanza di 20 anni ancora oggi l'opera non è stata ultimata, a questo punto ritengo che l'unica strada percorribile per risolvere la gravosa situazione sia quella del commissariamento». L'impegno di FdI è condiviso anche dalla senatrice Giovanna Petrenga: «Stiamo seguendo la situazione per fare chiarezza con Regione e Università, a giorni incontrerò il sottosegretario alla Sanità per sollecitare un interessamento e trovare una soluzione», sottolinea.

Per completare le opere, rallentate anche dalle nuove normative per il Covid, occorrono tra i 50 e i 60 milioni: il blocco sanitario con 5 edifici indipendenti è praticamente fermo. E Stefano Graziano, deputato del Pd, condivide «la preoccupazione della Cisl e - dice - penso che si debbano accelerare i lavori, anche perché con una pandemia in corso la costruzione di un ospedale deve essere una priorità per il Governo nazionale che dovrebbe dunque sbloccare una situazione che ha dell'incredibile. Insieme alla stazione appaltante, che è il Rettorato, sono pronto a qualsiasi azione», conclude.

Anche il Movimento 5 Stelle da tempo sta portando avanti una battaglia a favore del Policlinico. Agostino Santillo, vicepresidente del gruppo M5S alla Camera, rimarca l'importanza di un'opera «di interesse strategico fondamentale per la sanità non solo della nostra provincia, ma dell'intera regione. Trovo assolutamente comprensibile il fatto che sindacati e cittadini siano esausti dei tempi biblici per la realizzazione dell'opera. Nel mese di gennaio del 2023, ho presentato un'interrogazione parlamentare al Ministro dell'Università e della Ricerca, al Ministro della Salute e al Ministro dell'Economia e delle Finanze, per capire che cosa ha intenzione di fare questo governo e quali sono le strategie per il completamento dell'opera nel più breve tempo possibile».
 

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