Caserta, la rapina al tabaccaio: «Banditi armati, colpo in pochi istanti»

Paura al Rione Tescione

Caserta, la rapina al tabaccaio
Caserta, la rapina al tabaccaio
di Roberto Della Rocca
Venerdì 22 Settembre 2023, 08:41 - Ultimo agg. 18:53
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Prevale ancora l'incredulità in via Vescovo Michele Natale, al rione Tescione, dove, mercoledì sera intorno alle 20, tre uomini incappucciati hanno messo a segno una rapina ai danni della tabaccheria Vaccaro proprio mentre il titolare Andrea si apprestava a chiudere. Come da abitudine il tabaccaio stava gettando i rifiuti quando è arrivata, da via Bruno Buozzi, l'auto dei malviventi (una Fiat Stilo scura poi ritrovata nella notte nei pressi dell'uscita della Variante Anas a Casagiove) che ha imboccato controsenso l'angusta via Francesco Parisi per parcheggiare. A quel punto i tre malviventi sono scesi dalla vettura incappucciati, uno di loro era armato di una pistola. Arma che hanno fatto vedere all'esercente mentre stava rientrando per chiudere e tornare a casa con le strade del quartiere che si stavano svuotando rapidamente. Tutti avevano fretta, mercoledì sera, anche perché alle 21 c'era la partita del Napoli in Champions. Un motivo, altro elemento che ha favorito i banditi, che avrebbe spinto il vicino bar che solitamente abbassa la serranda dopo il tabacchi a chiudere prima riducendo ulteriormente le presenze in strada.

È ancora vivo, però, lo spavento di chi si trovava nei pressi del tabacchino, come Antonio (preferisce non rivelare il cognome), uno dei tanti che ha immediatamente chiesto l'intervento delle forze dell'ordine. «Tutti quelli che erano sul marciapiedi hanno visto le pistole e si sono spaventati - dice - e tanti, anche chi era affacciato ai balconi, hanno chiamato la polizia e i carabinieri. Io ho spiegato che la rapina era in corso ma si è svolto tutto in pochissimi istanti e, nonostante il tentativo del titolare di prendere tempo, sono scappati pochi secondi prima che arrivassero le pattuglie.

Quando hanno portato Andrea dentro il locale abbiamo temuto il peggio, poi - racconta ancora - con la stessa disinvoltura con cui sono arrivati, sono risaliti in macchina con il bottino e sono scappati controsenso».

Segnale quest'ultimo di una certa dimestichezza con il quartiere. «Chi conosce questa zona sa bene che in certi orari via Parisi è raramente attraversata dalle auto perché ci sono solo poche abitazioni continua ma non potrei descrivere il volto dei tre rapinatori perché indossavano un passamontagna, i guanti e una mascherina». A raccontare la difficoltà del momento è la moglie di Andrea Vaccaro che ieri mattina ha riaperto l'attività e ricevuto la solidarietà di tutto il quartiere. «Non siamo riusciti a vedere nessuno ma i rapinatori parlavano un italiano pulito, senza usare il dialetto e senza accento straniero. Lo hanno spinto nel negozio con le pistole alla mano - racconta - ma fortunatamente non lo hanno minimamente toccato. Con estrema calma e chiamandolo per nome si sono fatti aprire la cassaforte e hanno portato via tutto, soldi e sigarette. Sembravano lucidi».

Usciti dal tabacchino hanno aperto la macchina a distanza con il telecomando e si sono dati alla fuga. Ancora in corso la valutazione del danno subito che rischia di essere ingente, soprattutto perché nella giornata di mercoledì l'esercizio aveva ricevuto dai Monopoli la consegna delle sigarette. Subito sul posto, al rione Tescione, una volante della polizia e poi dei carabinieri che conducono le indagini. «I ladri erano appena partiti e la polizia si è lanciata all'inseguimento della loro macchina da via Parisi - conclude Antonio - poi abbiamo saputo che c'era stato un incidente sulla variante perché era stato chiesto supporto ai colleghi che stavano raccogliendo le nostre testimonianze sulla rapina ma subito era chiaro che si stava parlando di una situazione grave e con una vittima ma mai avremmo potuto immaginare».

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Due fatti di cronaca, la rapina e l'incidente sulla variante Anas che è costato la vita al giovane Marco Dongu, su cui ora indagano magistratura e carabinieri. «È incredibile quello che è successo e noi possiamo dirci fortunati rispetto alla famiglia del ragazzo» commenta la moglie di Vaccaro che alle 3 di notte è dovuto tornare alla sua tabaccheria per assistere i carabinieri mandati dal magistrato di turno che era intervenuto sulla Variante Anas a seguito dell'incidente. I militari hanno prelevato le registrazioni effettuate dalle telecamere ed eseguito i rilievi delle impronte digitali nel tentativo di rintracciare elementi utili a individuare i tre malviventi la cui azione criminale, a prescindere dalla dinamica dei fatti che resta tutta da chiarire, potrebbe aver scatenato conseguenze nefaste e imprevedibili. 

 

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