Dovrà essere costruito in appena 11 mesi il centro di conferimento di rifiuti territoriale mai costruito in 40 anni. Di più: entro dicembre prossimo dovrà essere pure consegnato e operativo. I fondi Pnrr hanno innescato uno choc procedurale senza precedenti: assegnati al Comune 700mila euro per realizzare una vera isola ecologica, completa e di ultima generazione. L'Ispettorato delle opere pubbliche e la stazione unica appaltante hanno verificato la fattibilità del progetto e assegnato alla Manna Servizi l'immediata esecuzione delle opere. È il risultato di una brusca accelerazione amministrativa che c'è stata nelle ultime 72 ore. Su tutto soprintendente il Ministero dell'Ambiente che vigila sulle opere strategiche. Il territorio di Maddaloni è un sorvegliato speciale sia per le classifiche impietose della Regione sul tasso (in un tempo decennale) di differenziazione dei rifiuti, delle prescrizioni dei Carabinieri del Noe e dell'Asl. In aggiunta, è stata sanzionata l'inidoneità dell'attuale centro di conferimento (ricavato nel parcheggio del palazzetto dello sport di via de' Curtiis), poi sottoposto ad un urgente intervento di adeguamento alle norme ambientali. Il vicesindaco Nicola Corbo, assessore ai lavori pubblici, precisa che «non si tratta del solito progetto per il futuro ma di un'opera da consegnare a breve».
Infatti, il Comune sta predisponendo un piano di adeguamento delle strade di accesso ovvero di via De Filippo a lungo utilizzata come luogo per lo sversamento e la combustione di rifiuti o come alcova per il sesso mercenario.
Ci saranno anche aree di smaltimento tematiche per il conferimento di materiali di risulta dell'edilizia e rifiuti speciali non pericolosi. Nella stessa area troverà collocazione anche il macchinario per la pesa dei materiali smaltiti. Ma c'è anche un altro grande progetto, dedicato agli impianti per lo smaltimento dei rifiuti, che è stato dichiarato valido dalla Regione così come il sito prescelto. Per il biodigestore d'ambito, da costruire nelle vicinanze del termovalorizzatore di Acerra esecutivo. Mancano però i circa 20 milioni di euro necessari per un impianto calibrato sulle esigenze degli otto comuni aderenti all'ente di ambito territoriale (Eda).