Sessa Aurunca: «Mancano le autorizzazioni», arriva lo stop del Comune al cementificio

Il cementificio Cacem a Sessa Aurunca
Il cementificio Cacem a Sessa Aurunca
di Emanuele La Prova
Mercoledì 26 Aprile 2023, 09:21
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L'amministrazione comunale di Sessa Aurunca ha disposto l'immediata sospensione delle attività dello stabilimento Cacem, il cementificio sito in località Quintola. Dopo alcuni controlli portati avanti dai funzionari del Comune dell'Alto casertano, infatti, sembrerebbe che la ditta non sia in possesso di alcune autorizzazioni, come quella relativa agli scarichi o alle emissioni in atmosfera, necessarie per poter operare sul territorio locale.
Per questo motivo, dunque, è stata disposta la sospensione della produzione di cemento, fino all'acquisizione delle diverse nuove documentazioni da parte dell'azienda capitanata dalla famiglia Caturano.
Nella giornata di oggi, i vertici della Cacem incontreranno i propri legali, «per programmare insieme l'iter burocratico necessario alla ripresa delle attività. Almeno per il momento, dunque - dice Antonio Caturano -, i venticinque dipendenti dello stabilimento aurunco resteranno a casa, in cassa integrazione, mentre l'area sulla quale sorge la struttura di località Quintola verrà sottoposta a picchettamento». Nonostante ciò, i proprietari dello stabilimento sessano restano fiduciosi: la loro priorità, ora, resta quella di entrare in possesso delle autorizzazioni essenziali per la riapertura del cementificio. Naturalmente, la vicenda che ha visto protagonisti l'ente aurunco e l'azienda locale non è passata inosservata in città. In molti, infatti, si sono chiesti come sia stato possibile che, in tutti questi anni, la ditta abbia operato sul territorio sessano pur non essendo in possesso di alcune autorizzazioni previste dalla legge.

In realtà, il primo ad aver avuto qualche dubbio sulla ditta di località Quintola era stato il consigliere dell'opposizione Antonio Fusco. La scorsa settimana, infatti, prima che il governo cittadino guidato da Lorenzo Di Iorio fermasse le attività del cementificio, il dottore aurunco aveva espresso diverse perplessità su alcune mosse che avevano visto protagonisti i vertici della Cacem, in seguito al secco «No» incassato dinanzi alla loro proposta di ampliamento, effettuata qualche mese fa.
Fusco aveva dichiarato: «Nonostante la prima autorità sanitaria della comunità aurunca abbia cercato di chiudere in maniera superficiale una delicatissima vicenda, che sin dall'inizio ha destato forte preoccupazione, ho ritenuto di dover approfondire ulteriormente l'argomento. Perché il 27 febbraio 2023 la società Cacem ha inoltrato una richiesta di nuova autorizzazione unica ambientale per il cementificio, attivo da 13 anni, senza aver mai interrotto la produzione, per poi recedere e chiederne l'archiviazione il 20 marzo? Lo stabilimento non dovrebbe avere già le licenze necessarie per emettere polveri sottili in atmosfera e per scaricare acque reflue? Perché non è stato chiesto un rinnovo dell'autorizzazione ma una nuova istanza?».
Probabilmente, sono stati proprio gli interrogativi del consigliere dell'opposizione a convincere l'ente sessano ad andare fino in fondo a questa storia, di per sé alquanto complessa. Dopo i diversi controlli del caso, dunque, in settimana è arrivata la decisione di sospendere, almeno temporaneamente, le attività presso lo stabilimento appartenente alla famiglia Caturano.
 

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