La Terra dei Fuochi continua a essere tristemente protagonista di un'emergenza ambientale che non conosce tregua. L'area cuscinetto tra le province di Caserta e Napoli, da anni al centro di sversamenti illeciti e roghi tossici, rimane un teatro di scempi ambientali, nonostante i controlli e le denunce.
Ieri mattina l'ennesimo ritrovamento. Le guardie giurate del Wwf Italia - nucleo provinciale di Caserta - sono intervenute in territorio di Marcianise, al confine con la zona Asi di Aversa Nord. Durante il servizio di pattugliamento, hanno individuato e segnalato, tramite pec alle autorità competenti, diversi cumuli di rifiuti speciali e pericolosi.
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Tra i materiali abbandonati spiccavano grandi quantità di pneumatici e guaine bituminose, rifiuti che, una volta bruciati, rilasciano nell'aria sostanze altamente tossiche. Proprio durante il sopralluogo, le guardie hanno notato una colonna di fumo nero levarsi da un sito di campagna. Avvicinatisi, hanno individuato una persona nei pressi dell'area interessata dal rogo.
Immediatamente, come da protocollo, è stato allertato il comando dei Carabinieri di Marcianise, che è intervenuto prontamente, raccogliendo la denuncia dei fatti e avviando le indagini. Il Wwf, attraverso una nota, ha voluto esprimere il proprio ringraziamento all'Arma dei carabinieri per la costante attenzione e disponibilità nel contrastare i reati ambientali.
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Ciò che ha reso ancor più allarmante questa operazione è stato il ritrovamento di centinaia di confezioni di Rivotril (clonazepam), un farmaco psicotropo utilizzato per trattare patologie neurologiche e crisi epilettiche. Erano presenti, come evidenziato dal responsabile regionale delle guardie ambientali Wwf Alessandro Gatto, solo scatole di questo medicinale, senza la presenza di altri farmaci, lasciando ipotizzare che si tratti di un unico committente.
Il perché di questo smaltimento anomalo rimane un mistero. Il clonazepam è un farmaco largamente conosciuto, paragonabile alla tachipirina o all'aspirina in termini di notorietà, e viene utilizzato anche a scopo sedativo. La presenza massiccia di queste confezioni solleva interrogativi su possibili traffici illeciti o sull'eventuale smaltimento di scorte scadute in modo illegale.
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Nonostante le campagne di sensibilizzazione, i controlli delle forze dell'ordine e le denunce di associazioni come il Wwf, il fenomeno della Terra dei Fuochi sembra essere in una fase di recrudescenza. Alla base di questo fenomeno vi è un'intera economia sommersa che si fonda sull'evasione fiscale. Molte attività industriali, operando in nero, si trovano nella necessità di smaltire rifiuti speciali senza poter ricorrere ai canali legali.
Da qui, la scelta di abbandonare o bruciare i rifiuti in modo illecito, alimentando un circolo vizioso che avvelena l'ambiente e la salute pubblica. La lotta alla Terra dei Fuochi è una sfida complessa, che richiede non solo interventi repressivi, ma anche un cambiamento culturale ed economico. Serve un controllo serrato sulle attività produttive, una tracciabilità rigorosa dei rifiuti e una maggiore consapevolezza collettiva. Le guardie del Wwf, con il loro impegno quotidiano, dimostrano che la battaglia è ancora in corso.
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«Tolleranza zero nei confronti degli eco-criminali che continuano impunemente a inquinare e devastare il territorio - scrive in una nota il deputato di Alleanza Verdi Sinistra Francesco Emilio Borrelli - Grazie al prezioso lavoro svolto dalle guardie del Wwf con il supporto dei carabinieri stavolta si è arrivati in tempo per scongiurare un nuovo rogo tossico alimentato da pneumatici e rifiuti speciali di diverso tipo. Ma è inaccettabile che ancora oggi diverse aree tra Napoli e Caserta continuino a essere discariche al soldo della camorra e delle lavorazioni abusive. Ho chiesto che l'intera area venga immediatamente bonificata per evitare che il disegno criminale di dare fuoco ai rifiuti venga portato a termine e che la stessa zona sia pattugliata anche con sistemi di videosorveglianza».