A Caserta ha suscitato eco, soprattutto negli ambienti politici, la notizia della morte di Ciro Esposito. In ottobre aveva compiuto 91 anni. A lungo era stato protagonista della vita politico-amministrativa della città con il sostegno della nativa San Benedetto, cui fu sempre legato da profondi vincoli, dei rioni popolari e delle aree borghesi-progressiste del capoluogo.
L'esordio nelle comunali del 27 maggio 1956, secondo soltanto al sindaco uscente e confermato Marcantonio Fusco, capolista del Partito Liberale che guadagnò due seggi rispetto agli 8 del 25 maggio 52. Rieletto sino al 13 luglio 1990, unico per il Psi, fu consigliere anche col Partito socialista unificato e col Psdi al tempo del ministro Luigi Preti. Nel 1985 si posizionò con i due seggi della civica Bilancia mentre l'8 giugno 1980 primo eletto col gruppone Dc. Più volte assessore, godette della fiducia dei sindaci Fusco liberale e Gianpaolo Iaselli (Dc) col quale collaborò per liberare l'area verde di via Settembrini dallo sconcio del mercato delle pezze americane.