Sessa Aurunca, sos ospedale San Rocco: disponibili solo due medici

Il motivo principale è la distanza chilometrica nel raggiungere il presidio ospedaliero

Sessa Aurunca, sos ospedale San Rocco: disponibili solo due medici
Sessa Aurunca, sos ospedale San Rocco: disponibili solo due medici
di Gabriella Cuoco
Venerdì 8 Marzo 2024, 08:52
4 Minuti di Lettura

Le disponibilità dei dirigenti medici, in servizio negli ospedali di San Felice a Cancello, Maddaloni e Santa Maria Capua Vetere, richieste dall'Asl di Caserta per sopperire alla carenza di personale del pronto soccorso di Sessa Aurunca, si contano su un palmo di una mano. Sono due i camici bianchi, nello specifico cardiologi, a proporsi, a regime di orario aggiuntivo pari a ventiquattr'ore in un mese. Solo due per la turnazione del pronto soccorso del San Rocco. Si tratta di unità in servizio al reparto di cardiochirurgia dell'Ave Gratia Plena di San Felice a Cancello, gestito dal primario Carmine Crisci. Gli altri hanno desistito.

Il motivo principale è sicuramente la distanza chilometrica nel raggiungere il presidio ospedaliero di Sessa Aurunca e il carico di lavoro già troppo gravoso che, gli stessi dirigenti medici, sono costretti a effettuare ogni giorno, anche per la gestione extra che riguarda la parte ambulatoriale.

Ed è proprio su questo punto che le sigle sindacali stanno cercando di trovare una soluzione all'annuncio di sospensione delle attività, voluta dal manager Amedeo Blasotti, al fine di garantire un servizio primario come quello dell'efficienza di un pronto soccorso.

L'Asl, così come annunciato nella nota, potrebbe procedere alla mobilità d'urgenza. «Attendiamo un incontro con i vertici dell'Asl - dice Nicola Cristiani della Cisl Fp - è necessario fare chiarezza sulla vicenda. Abbiamo chiesto ufficialmente di essere ascoltati e fino a oggi non abbiamo avuto risposte in merito. Ci auguriamo che tutto ciò avvenga quanto prima». Salvatore Stabile, responsabile regionale della Fials ieri mattina, invece, ha incontrato il direttore sanitario aziendale Gaetano De Mattia, con il quale ha parlato a lungo della questione. De Mattia ha annunciato un incontro tra i referenti di Cisl Fp, Cgil, Uil Fpl, Nursing Up e NurSind (firmatari di una richiesta) e l'Azienda nei primi giorni della prossima settimana. «Ribadisco che chiudere gli ambulatori - spiega Stabile - va contro il nostro modo di fare e di pensare. È necessario trovare una soluzione e ci auguriamo che questa sia stata già individuata. Sospendere gli ambulatori e sottrarre medici a questi, per poi mandarli a settanta chilometri di distanza, non è la giusta soluzione per garantire un servizio pubblico».

Anche la politica sta facendo la sua parte. Diversi i consiglieri regionali interessati alla vicenda. Alcuni hanno chiesto spiegazioni in merito, specialmente per quanto riguarda la sospensione degli ambulatori di fronte allo smembramento di ospedali come quelli di San Felice a Cancello, Maddaloni e Santa Maria Capua Vetere, già colpiti da alcuni provvedimenti nel periodo della pandemia.
In agitazione i sindaci e, in particolare, quello di San Felice a Cancello. Emilio Nuzzo ha fatto sapere di aver avuto rassicurazioni ma, ovviamente, aspetta l'ufficializzazione della mancata chiusura degli ambulatori molto attivi nel nosocomio di via Roma, coordinati dalla Silvana Di Lillo, anche Rsu della Fials. «Dopo aver inviato una nota al manager Blasotti - spiega il primo cittadino, anche consigliere provinciale - mi hanno contattato dalla direzione generale per tranquillizzarmi ma aspetto che la questione venga messa nero su bianco. Il nostro ospedale, ha subìto grossi smembramenti, e la sospensione degli ambulatori creerebbe ulteriori disagi».

Video

Della questione, se ne parlerà domani mattina tra i sindaci della Valle di Suessola. Nuzzo incontrerà i colleghi di Santa Maria a Vico e Cervino, rispettivamente Andrea Pirozzi e Giuseppe Vinciguerra, e si deciderà se prendere una posizione ufficiale e coesa, in quanto nello specifico di San Felice a Cancello, l'Ave Gratia Plena è l'unico presidio ospedaliero sul territorio e raccoglie quotidianamente utenze che provengono da tutta l'area al confine col Beneventano.

© RIPRODUZIONE RISERVATA