Oggi l'addio a Gennaro Leone,
​pugile 18enne ucciso a Caserta

Oggi l'addio a Gennaro Leone, pugile 18enne ucciso a Caserta
di Lidia Luberto
Venerdì 3 Settembre 2021, 10:07
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Giornata di lutto cittadino oggi a Caserta e San Marco Evangelista. Nella chiesa di San Marco, alle 15,30, si svolgeranno i funerali di Gennaro Leone, il ragazzo ucciso con una coltellata sabato sera in via Vico. E sarà un giorno di dolore, di addii. «Facciamo presto», l'esortazione, che ricorda il titolo del Mattino uscito all'indomani del terremoto del 1980 ripreso da Andy Warhol, conclude l'appello accorato che don Nicola Lombardi, parroco di Casolla, Mezzano, Piedimonte e Staturano, ha lanciato attraverso i suoi canali social. Un grido di allarme e di dolore, postato dopo il gravissimo fatto di sangue accaduto in città di cui è stato vittima il povero Gennaro.



L'evento ha scosso tutta la comunità e profondamente addolorato il sacerdote che vive tra i giovani e ne avverte disagi, problemi, speranze. «Fino a quando non sentiremo ogni ragazzo come membro della nostra famiglia, fino a quando ogni azione violenta non è esperita come ferita alla propria persona, fino a quando il sangue versato da ogni giovane non griderà forte nelle nostre coscienze perbeniste, penso che non cambierà mai nulla.

Né qui a Caserta. Né altrove», scrive il sacerdote. Che aggiunge: «Ieri (proprio il giorno prima dell'uccisione del ragazzo, ndr), alcuni giovani mi avevano chiesto di trascorrere il sabato sera in Oratorio per incontrarsi e stare insieme. Ho detto subito di sì pur di sottrarli a una movida insicura». Da qui la richiesta agli altri parroci: «Faccio appello ai miei confratelli: apriamo le porte degli oratori anche di notte. Permettiamo ai nostri ragazzi di aggregarsi in luoghi protetti, controllati, sicuri».

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Don Nicola è, poi, tornato a scrivere di violenza e di disagio giovanile anche in seguito all'episodio di cui è stato vittima un altro ragazzo, selvaggiamente picchiato in pieno giorno in città, per un euro. «È la conferma - si legge nel suo post - del dilagare della banalità del male. E non solo nella mia città. Ma ovunque. I fatti quotidiani di cronaca nazionale ne sono la riprova. Occorre da parte di tutti un sussulto di dignità e di responsabilità». Ed è proprio questo l'auspicio di don Nicola. «Non si tratta di gettarsi addosso accuse reciproche, di scaricare colpe. Si tratta di agire, qui e ora. Tutti dobbiamo - dice - rimboccarci le maniche e offrire ai ragazzi alternative alla strada, spunti di vita nuovi, fare in modo che possano aprire gli occhi su realtà diverse dal loro quotidiano spesso problematico e difficile».

Anche i responsabili dell'oratorio salesiano di Caserta sono intervenuti dopo la tragedia di Gennaro. «Sentiamo di dover rafforzare ulteriormente la funzione educativa dell'oratorio come strumento preventivo per la crescita sana e completa dei ragazzi e delle ragazze», dice don Giancarlo d'Ercole, direttore dell'oratorio salesiano. E per mostrare le attività che si svolgono durante l'anno, accoglieranno i ragazzi di età compresa fra i 6 e i 13 anni, dal 6 al 10 settembre. «Dopo i fatti tragici accaduti nella nostra città- dice don Giancarlo - ancora una volta viene alla luce l'emergenza educativa che non può essere affrontata solo con più controlli e maggiori divieti. Gli adolescenti hanno bisogno di una comunità che in sinergia alla famiglia si prenda cura di loro. Per questo l'Oratorio, come fu pensato da don Bosco, conserva tutta la sua urgente attualità».

Intanto, per oggi, in occasione di funerali del giovane Gennaro Leone, il sindaco ha proclamato il lutto cittadino. Mentre si allarga la partecipazione alla fiaccolata, che si snoderà domani per le vie del centro di Caserta, organizzata dal Comitato spontaneo dei genitori. «Ci stringiamo forte alla famiglia del povero Gennaro, ma non possiamo smettere di pensare - scrive in una nota Rosanna Di Costanzo presidente Comitato Vivibilità cittadina - che questa morte assurda è il frutto amaro di anni di isolamento educativo, di genitori lasciati soli a fronteggiare una società violenta che si ispira a modelli comportamentali distorti, di cui abbiamo anzitempo colto e denunciato, inascoltati gli inequivocabili segnali». Sul corpo della giovane vittima, mercoledì, è stata eseguita l'autopsia. La famiglia Leone è rappresentata dagli avvocati Alfredo Tartaglione e Alfredo Plini. L'esito dell'autopsia sarà reso noto entro i prossimi 90 giorni. Per l'omicidio del pugile è in carcere, già da domenica, un coetaneo della vittima, Gabriel Ippolito, di Caivano. Il giovane è difeso dal penalista Fioravante De Rosa.
 

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