«Senza ticket e servizi,
così muore la metro di Aversa»

La protesta Chiusa l’edicola «Senza ticket e servizi così muore la metro»
La protesta Chiusa l’edicola «Senza ticket e servizi così muore la metro»
di Ignazio Riccio
Venerdì 3 Febbraio 2017, 07:55 - Ultimo agg. 08:26
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AVERSA. È di nuovo protesta da parte dei pendolari della linea metropolitana Aversa-Piscinola. Sono in particolare gli utenti della stazione Aversa Ippodromo a lamentarsi delle continue disfunzioni, nonostante negli ultimi mesi l’Ente autonomo del Volturno (Eav), la società titolare del trasporto pubblico in Campania, sia tornata a investire sulla manutenzione ordinaria.
Nel sottoscala della fermata adiacente all’ex Texas Instruments, avendo chiuso l’edicola-tabacchi che vendeva i ticket, i pendolari sono costretti a far uso solo delle macchinette elettroniche, spesso fuori uso o non danno resto. «Capita quasi sempre - racconta la pendolare Anna Trasacco - che i distributori dei biglietti siano inutilizzabili e si rischia di perdere la corsa che è ogni mezz’ora. Per fortuna gli operatori di stazione, comprendendo le nostre ragioni e in casi estremi ci permettono di accedere ai binari anche senza ticket, chiedendoci di acquistarlo a Piscinola. Una situazione paradossale che ci scoraggia a utilizzare i mezzi pubblici». Eppure alcuni miglioramenti tangibili ci sono stati. Sono stati ripristinati gli ascensori nelle stazioni dove non funzionavano da tempo e i servizi igienici automatici adesso sono attivi. Dopo il successo iniziale, tra il 2009 e il 2013 e le cifre straordinarie raggiunte dalla metropolitana (quasi 20mila utenti al giorno), la crisi economica dell’Eav rischia di mettere in ginocchio l’importante linea ferroviaria. La riduzione delle corse giornaliere ha allontanato tanti pendolari. A nulla è valso il provvedimento delle tre fasce orarie (ore 7-9; ore 12,30-14; ore 18-20). Attualmente i viaggiatori che utilizzano la Aversa-Piscinola non sono più di 10mila al giorno.
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