Elezioni comunali a Lusciano: Giuseppe Mariniello eletto sindaco

Il neosindaco festeggia in piazza sotto la pioggia

Giuseppe Mariniello festeggia dopo le elezioni a sindaco di Lusciano
Giuseppe Mariniello festeggia dopo le elezioni a sindaco di Lusciano
di Paolo Ventriglia
Martedì 16 Maggio 2023, 11:42 - Ultimo agg. 12:40
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È Giuseppe Mariniello il nuovo sindaco di Lusciano. È stato un testa a testa fin quasi alla fine dello scrutinio, poi Mariniello di "Lusciano col cuore" ha preso il largo. E con 4.966 voti ha prevalso su Domenica Inviti, la candidata del Patto civico per Lusciano che era ferma a 4.635. Mariniello governerà per i prossimi cinque anni: alla coalizione vincente vanno undici seggi mentre a quella sconfitta ne vanno cinque, nel conto è compresa anche la candidata sindaco. Dunque, non è bastato a Dominga Inviti che, prima era in minoranza, l'appoggio del sindaco uscente Nicola Esposito e del consigliere regionale Giovanni Zannini. Comunque, ha ridotto notevolmente il divario della vigilia rispetto al suo avversario, tanto da contendere il risultato finale fino quasi alla fine. Infatti a metà scrutinio non c'era grande differenza tra i due. 

Poi lo stacco finale di Mariniello.

E subito è esplosa la festa. Nonostante l'acquazzone che si è abbattuto su Lusciano. Quasi impossibile contattare il neo sindaco. Alla fine, intercettato al volo, ha rilasciato una breve dichiarazione su quale sarà la prima cosa che farà una volta insediato al Comune. «Innanzitutto nutro rispetto per tutti i cittadini di Lusciano - ha detto Mariniello - soprattutto quelli che non mi hanno votato. Da domani (oggi, ndr) sarò il sindaco di tutti i luscianesi. Naturalmente ringrazio tutti i concittadini che hanno preferito la mia persona. Ora, dopo la festa, bisogna rimboccarsi le maniche e pensare alle cose da fare, e ce ne sono tante. A partire dal bilancio lasciato in sospeso dall'amministrazione uscente». 

Al momento tra i candidati più votati al consiglio comunale su tutti c'è Maria Consiglia Conte (Uniti per Lusciano) che nelle scorse amministrative sfiorò le 1.200 preferenze, e Salvatore Mottola (UniAmo Lusciano). Restano fuori dal consiglio comunale alcuni consiglieri ed assessori di Noi per Lusciano e Lusciano riparte, le due liste civiche vicine all'ormai ex sindaco Nicola Esposito. Erano 15 le sezioni da scrutinare con un corpo elettorale di 13.056 aventi diritto, ma si sono recati alle urne solo 9.805 elettori pari al 75,10%. Una percentuale che sembrava essere fortemente in calo rispetto alle amministrative del 2018 che aveva raggiunto il 72,46%, invece a Lusciano il dato è andato in controtendenza rispetto all'andamento in provincia.

Dunque, a parte un fisiologico rifiuto delle urne (si pensava a un forte astensionismo visto l'andamento della giornata di domenica, quando la percentuale era di ben 12 punti sotto rispetto al 2018), poi l'incredibile balzo in avanti: alla chiusura dei seggi c'era ancora tanta gente in fila per votare. E pensare che anche il nuovo sistema elettorale, il proporzionale a doppio turno, cui Lusciano si è affacciato per la prima volta (avendo superato i 15mila abitanti), sembrava non agevolare: tante le liste e la possibilità del voto disgiunto.

Alla fine ha prevalso il senso civico nonostante una asfissiante campagna elettorale. Le formazioni in campo erano quindici con circa 240 candidati ad aspirare a un posto al sole su appena 16 scranni nel piccolo parlamentino luscianese.

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