Volturno, scatta nuovo allarme: «Fiume avvelenato da scarichi»

Scoli abusivi lungo il fiume

Scarico illegale nel fiume Volturno
Scarico illegale nel fiume Volturno
di Giulio Sferragatta
Venerdì 11 Agosto 2023, 08:45
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Si scarica ancora nel Volturno. Nonostante le segnalazioni di diversi pescatori e associazioni ambientaliste, si registrano attività di sversamento fognario all'interno del fiume. Eppure, sembrava limitata - in parte - la dispersione di materiali inquinanti con gli interventi su diverse pompe di sollevamento. L'allarme dei pescatori è però vero: le immagini scattate ieri, documentano un flusso di materiale liquido e schiumoso nelle bionde acque del Volturno. In prossimità del ponte Romano e, in particolare, sotto l'argine artificiale di via Riviera Casilino, a breve distanza dall'ingresso del Corso Appio, è appena visibile - tra la fitta vegetazione - uno scolo di materiali reflui, accompagnati da bollicine e da un olezzo che non lascia dubbi circa la natura - non proprio salutare per il fiume - delle sostanze che vengono riversate in acqua.

Proprio per quella condotta, sottostante all'antica chiesa della Santella, l'amministrazione comunale aveva potenziato - qualche anno fa - il sistema di raccolta e sollevamento delle acque reflue attraverso pompe che avrebbero dovuto convogliare gli scarichi fognari verso il collettore, per evitare che gli scarichi finissero per defluire nel Volturno. È però evidente che - al momento - ci sia qualcosa che non quadra.

Forse parte delle acque reflue non riesce a convogliare adeguatamente verso l'impianto collettore, ma non si può neppure escludere che le pompe non stiano funzionando. Occorrerebbe una verifica, ma se - da quella parte - la situazione è risolvibile con il supporto delle tecnologie, ben più difficile sarà l'interdizione dell'altro scarico fognario sull'argine di via Fabio Vecchione. Nascosto da robuste sterpaglie, c'è un altro scarico attivo che si riversa nel Volturno. Schiuma e bolle contraddistinguono sostanze che defluiscono nel fiume.

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Questa volta, l'immissione di liquidi, non proprio limpidi, nelle acque fluviali non sono riscontrabili a occhio nudo. Occorre avvicinarsi con una barchetta per raccogliere immagini dello scempio, il tutto lontano da sguardi indiscreti. Lungo il corso d'acqua, almeno per quanto riguarda il tratto capuano, ci sono i terminali di altre condotte fognarie ma, trattandosi di zone fluviali poco accessibili, sono ignorate, a dispetto dallo stato di salute del fiume. Nonostante una leggera ripresa delle attività sportive nel Volturno, grazie ai canoisti, il corso d'acqua continua a essere avvelenato a scapito della fauna ittica, già compromessa dalla presenza del pesce siluro, e degli stessi amanti della natura, che non possono godere appieno delle sue potenzialità. Segnalazioni, denunce e dichiarazioni di intendimento politico poco hanno contribuito al pieno recupero del fiume. 

 

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