Volturno, stop rischio piene: via ai lavori al Fiumarella

Parte il cantiere nel centro La Torre: il canale eviterà l'esondazione del fiume

Volturno, stop rischio piene via ai lavori al "Fiumarella"
Volturno, stop rischio piene via ai lavori al "Fiumarella"
di Giulio Sferragatta
Giovedì 15 Febbraio 2024, 10:05 - Ultimo agg. 13:55
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Prevenzione e riduzione del rischio idrogeologico in caso di piena del Volturno. Se ne è parlato, ieri mattina, nel Centro di Educazione e Documentazione Ambientale Pio La Torre, dove ha avuto luogo la cerimonia di inaugurazione del cantiere per i lavori relativi allo scolmatore "Fiumarella". Il progetto è stato finanziato dalla Regione Campania per 2,6 milioni di euro. In sostanza, è prevista l'apertura - oltre che la manutenzione - dell'imbocco del canale scolmatore detto "Fiumarella" sull'argine sinistro del fiume Volturno, oltre che sull'argine destro dei Regi Lagni. L'intervento permetterà di alleggerire la pressione sugli stessi argini in caso di piena del fiume, che storicamente ha raggiunto anche picchi fino a 300 metri cubi d'acqua al secondo, e di ridurne il deflusso attraverso il tratto terminale dei Regi Lagni.

Il presidente del Consorzio di Bonifica del Bacino Inferiore del Volturno, Francesco Todisco, ha sottolineato l'importanza delle opere compiute negli ultimi anni e la valenza dei progetti in corso per la tutela del territorio.

Ha anche evidenziato il ruolo che ha l'ente consortile per la gestione delle attività di prevenzione. «Grazie alla regione Campania e all'Anbi, associazione nazionale dei consorzi di gestione e tutela del territorio, siamo riusciti - ha riferito il presidente Todisco - a garantire massima operatività del consorzio. Abbiamo fatto sforzi straordinari e abbiamo anche realizzato un comitato di legalità di prestigio». Le attività di tutela, non solo della piana del Basso Volturno ma anche di vaste aree del Meridione, sono coordinate da autorità sovraordinate.

«Tutto questo lavoro legato alle realtà consortili - ha evidenziato Vera Corbelli, segretario generale dell'autorità di bacino dell'appennino meridionale - è stato travasato nella pianificazione distrettuale. Siamo impegnati nella tutela delle risorse idriche e del suolo. Le attività realizzate, in corso e quelle programmate, richiedono pianificazione, competenze, sinergia, interdisciplinarietà, condivisione e concertazione». Come per il progetto dello scolmatore "Fiumarella", è stata ribadita più volte l'importanza della sostenibilità. «Non possiamo continuare a parlare solo di mitigazione - ha riferito Francesco Vincenzi, presidente nazionale Anbi - ma dobbiamo investire soprattutto su innovazione, sostenibilità ambientale ed economica. Dobbiamo smetterla di gestire i fenomeni in emergenza. L'altra sfida è quella infrastrutturale».

C'è grande sinergia con la regione Campania. Lo ha confermato anche il vicepresidente della regione Campania Fulvio Bonavitacola, che ha rimarcato i progressi compiuti dall'amministrazione De Luca negli ultimi nove anni, senza però sottrarsi a lanciare alcune critiche al governo. «Vorrei sottolineare - ha dichiarato l'esponente della giunta regionale - che in questi anni abbiamo costruito una comunità con un'identità campana. Dobbiamo replicare ad una narrazione tutta negativa della nostra regione. Siamo bloccati da tre anni per i fondi di sviluppo e coesione aspettando che il ministro faccia un'istruttoria. È una vergogna. La difesa del suolo significa progetti, incarichi, risorse. C'è il rischio attuale di un'Italia sempre più divisa tra regioni. Dobbiamo prevenire, prevedere e agire. Stiamo organizzando a Carditello un centro di intelligenza ambientale nel quale si raccoglieranno i dati relativi all'ambiente, con un'analisi al delicato rapporto tra ambiente, salute e difesa del suolo».

Nell'occasione, è stato presentato anche il Comitato per la Legalità, Trasparenza e Vigilanza del Consorzio, presieduto dal dottor Natale Argirò, già questore della Repubblica, che affiancherà il commissario Todisco nella prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata negli appalti pubblici. Gli altri componenti del Comitato sono Sergio Valletta e Giuliano Agliata. «Ci sarà un'intensa interlocuzione con i Prefetti di Napoli e di Caserta - ha riferito l'ex questore - per elaborare protocolli di legalità. Occorre verificare sempre la gestione dei fondi pubblici in funzione dei finanziamenti che potranno essere stanziati e, per questo motivo, sono stato scelto in quanto esperto nella lotta alla criminalità».

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