Erri De Luca ai Giffoners: «Il vostro futuro è il futuro del mondo»

Una 53esima edizione all'insegna della speranza e della solidarietà

Erri De Luca: "Incontrare i giovani è per me una cura energetica"
Erri De Luca: "Incontrare i giovani è per me una cura energetica"
di Ilaria Cotarella
Venerdì 21 Luglio 2023, 21:26
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 Erri De Luca impressiona ed incoraggia i Giffoners nella prima giornata del festival che si terrà sino al 29 luglio. L'autore napoletano ha parlato ai numerosi bambini, adolescenti e giovani presenti alla Cittadella del Cinema nei diversi incontri che si sono tenuti per il programma "Impact" e non solo. Parole semplici, ma di impatto, sguardo al futuro ma con concretezza, De Luca ha affermato di riporre molte speranze nella gioventù attuale, che sarà la società del domani. "Questo è un tempo in cui la giovenù sente che il futuro è una faccenda che non riguarda soltanto la propria realizzazione ma il futuro del pianeta. Questa gioventù ha un sentimento di coincidenza tra il proprio futuro e quello del resto del mondo". L'autore napoletano ha confessato di adorare il contatto con i giovani e di assorbire da loro energia positiva: "Per me è un privilegio incontrare questa gioventù con tutta questa prontezza di riflessi, con questa intensità di attenzione, di curiosità e di domande. Quando uscirò da qui sarò frastornato ma rinvigorito. Per me è cura energetica. Sto ricaricando le batterie che sfrutterò poi", ha sottolineato il poeta. Non si è sottratto a domande, fotografie e curiosi dubbi. Con calma, pazienza e sguardo attento De Luca ha soddisfatto le aspettative di Giffoners e stampa. 

Inevitabile un suo intervento sul concetto di "Indispensabile", leitmotiv del Festival. "Indispensabile è qualcosa a cui non possiamo sottrarci, che ci viene imposto dal nostro tempo", ha raccontato l'autore ed il pensiero va subito ad un anneddoto di vita molto recente, lo scoppio della guerra in Ucraina, avvenuto nel febbraio del 2022. "Quando è scoppiato il conflitto io ed un amico abbiamo comprato un furgone usato e ci siamo recati lì, nei posti in cui ci veniva chiesto aiuto.

Abbiamo fatto avanti ed indietro perchè lo ritenevamo indispensabile. Ecco per me questo vuol dire indispensabile, fare un qualcosa che non hai scelto, che ti si presenta dinanzi e dici "Lo faccio!". Non è la prima missione umanitaria in cui si è lanciato l'autore. Dal 1993 al 1997, in occasione della guerra nell'Ex Jugoslavia, fu autista di convogli umanitari. Due anni dopo, nel 1999 è a Belgrado, durante i bombardamenti della NATO.

Tuttavia, nonostante il suo mischiarsi con la storia, la sua vocazione pacifista, De Luca ha scritto per il teatro, per il cinema, ha realizzato traduzioni, saggi, narrativa e poesie. Alla domanda su come faccia a conciliare tutto ciò, il poeta afferma, forse, di non aver mai conciliato affatto il tutto. "Ho fatto ciò che mi veniva sottoposto dal mio tempo che mi ha afferrato per il bavero con delle urgenze. Ho reagito da cittadino a queste urgenze, cose che si fanno a casaccio senza conciliazione. La mia attività è quella di scrivere storie e proseguo con quelle".

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