Premio Agnes a Roberta Metsola e Fiorello

«La tradizione incontra l'innovazione, sempre nel rispetto dei valori difesi da Biagio Agnes: serietà, libertà e indipendenza dell'informazione»

Fiorello con Roberta Metsola
Fiorello con Roberta Metsola
di Francesca Bellino
Domenica 25 Giugno 2023, 09:00 - Ultimo agg. 17:06
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Il Premio Agnes si adegua ai tempi e, insieme alle grandi firme e ai volti autorevoli del giornalismo italiano, celebra anche la creatività e i talenti esplosi grazie alle possibilità offerte dalle nuove tecnologie o dalla commistione tra vecchi e nuovi media. «La tradizione incontra l'innovazione, sempre nel rispetto dei valori difesi da Biagio Agnes: serietà, libertà e indipendenza dell'informazione», ha sottolineato Gianni Letta, in qualità di presidente di giuria durante la cerimonia di premiazione ospitata venerdì a piazza del Campidoglio a Roma, che sarà trasmessa il 4 luglio su Raiuno in seconda serata.

Proprio per l'innovazione apportata nel racconto delle notizie tra ironia e musica nel suo sorprendente «Viva Rai2», il primo a salire sul palco ed essere festeggiato dai conduttori della serata Alberto Matano e Mara Venier, è stato Fiorello che ha ricevuto il premio per la televisione.

Il mattatore, al Campidoglio insieme alla moglie Susanna, ha ringraziato tutti ma ha lasciato il mistero sul proseguimento della trasmissione. «Dipende dalle riunioni di condominio» ha scherzato, facendo riferimento alla querelle in corso con alcuni inquilini di via Asiago per gli schiamazzi all'alba.

L'altro fenomeno targato Raidue celebrato dal Premio Agnes è stato «Mare Fuori», prodotto da Rai Fiction e Picomedia, premiata pensando alla generazione streaming. «La serie ha avuto un successo oltre ogni aspettativa. Ad oggi ha raggiunto 220 milioni di visualizzazioni in streaming», ha ricordato la direttrice di Rai Play, Elena Capparelli, nel consegnare il riconoscimento a due rappresentanti del cast Carmine Recano (il comandante Massimo) e Lucrezia Guidone (l'educatrice Sofia). «Girare questa serie è stata un'esperienza forte che mi ha permesso di condividere la passione per il mio lavoro con tanti ragazzi e costruire qualcosa insieme», ha spiegato l'attore, «questo premio è un bellissimo riconoscimento per il lavoro di tante persone e, dato che Napoli è al centro della storia, il premio è anche per la nostra unica città».

Ad arricchire la serata alla quale hanno preso parte, tra gli altri, l'ad di Viale Mazzini Roberto Sergio, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, il ministro della cultura Gennaro Sangiuliano, il ministro dell'interno Matteo Piantedosi e numerosi rappresentanti del mondo del giornalismo, è stata la presenza della presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, che ha ricevuto dalle mani del ministro degli Affari esteri, Antonio Tajani, il premio per le istituzioni europee. A fare da padrona di casa Simona Agnes.

Parlando in italiano, la maltese Metsola ha affermato che «in Europa nessuna decisione può essere presa senza l'Italia», poi ha parlato di libertà delle donne. «Osserviamo in Iran una generazione di donne coraggiose che lotta per i propri diritti», ha detto: «Come Parlamento europeo abbiamo una posizione solidale: siamo con loro e dobbiamo lottare insieme. Quello che stanno facendo, lo fanno per le donne di tutto il mondo. Non dobbiamo dimenticarlo». Poi ha menzionato la guerra in Ucraina e ha ringraziato l'Italia per avere «aperto le porte delle case e i cuori agli ucraini»: «Avremo la pace. Un anno fa abbiamo per questo deciso che l'Ucraina deve essere paese membro dell'Unione Europea perché l'Unione Europea non è solo un insieme di paesi, ma che è un continente di pace e valori. Ora spetta a noi europei dare spirito e speranza agli ucraini. La casa europea è anche la loro».

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A Stefania Battistini e Lorenzo Cremonesi è andato il premio per i reporter di guerra, a Francesca Paci quello per la carta stampata, a «Il nostro generale» (su Dalla Chiesa) quello per la fiction, a «Dante» di Pupi Avati quello per il cinema. E ancora, riconoscimenti a Sabino Cassese (saggista e scrittore), Margherita De Bac (divulgazione scientifica), Cecilia Sala (generazione podcast), «Voci in barcaccia. Largo ai giovani» (radio), Silvia Boccardi di Will Media (generazione digitale). 

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