Boom del mercato italiano dell'auto (+23,5%)
Il caso emissioni non pesa su Volkswagen

Le torri-deposito di Volkswagen all'Autostadt di Wolfsburg
Le torri-deposito di Volkswagen all'Autostadt di Wolfsburg
Lunedì 14 Dicembre 2015, 19:21 - Ultimo agg. 4 Dicembre, 18:02
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ROMA - Balzo del mercato italiano dell'auto a novembre che, complice anche un giorno lavorativo in più rispetto all'anno scorso, chiude con 134.021 immatricolazioni, il 23,47% in più dello stesso mese 2014. Negli ultimi mesi, le vendite sono state 1.464.747, con una crescita del 15,48% sull'analogo periodo del 2014.

Fca continua a crescere più del mercato: mentre l'ad Sergio Marchionne annuncia che, in occasione di un incontro convocato dal ministro Foxx, incontrerà Mary Barra, numero uno di General Motors, il gruppo italo-americano segna un +26% nelle immatricolazioni. «È la prima volta che la vedo - dice - noi guardiamo a tutti, ma Gm è quella che offre il massimo in termini di sinergie». A livello di Gruppo, le consegne di Fca in Italia sono state oltre 37.300. In particolare, il marchio Fiat è cresciuto del 29,35%, Jeep 67,15% e Alfa Romeo del 17,75%.

La Panda si conferma al primo posto tra le auto più vendute in Italia e ben sei modelli del Gruppo sono nella top ten del mercato italiano. Il caso emissioni non pesa sulle vendite del marchio Volkswagen, cresciuto a novembre del 27,10%. Bene anche Audi (+13,19%), Skoda (+12%) e Seat (+19%), ma Standard & Poor's taglia il rating della casa automobilistica tedesca, che passa da A- a BBB+, con outlook negativo. E c'è anche la casa di Wolfsburg “nel mirino” di Marchionne per un’eventuale partnership: «Abbiamo analizzato loro come abbiamo analizzato la Gm e altri - spiega - non ci focalizziamo su un'unica azienda».

«Ottime notizie dal settore auto», commenta Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor, secondo cui il 2015 chiuderà con 1.570.000 consegna, 210mila in più del 2014. Il recupero in atto, prosegue, «dovrebbe proseguire nel 2016 e nei due anni successivi per portare nel 2018 le immatricolazioni al livello fisiologico per un grande Paese». Il governo, però, «puntare sul settore dell'auto con provvedimenti che favoriscano il rinnovo del parco auto circolante».

Una chiusura sì positiva, ma con volumi inferiori a quelli del 2011, osserva Roberto Vavassori, presidente dell'Anfia, secondo cui «c'è quindi ancora molta strada da fare per arrivare ai livelli fisiologici del mercato italiano». Per Unrae, l'associazione delle case automobilistiche estere, prevede per il 2016 1.640.000 unità. Secondo il presidente di Federauto, Filippo Pavan Bernacchi, è stato scongiurato l'effetto Isis.


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