Bollette a “tutele graduali”, un equivoco che in futuro non garantirà risparmi

Si tratta di un regime transitorio e semplificato per l’energia, ma che non può fare da scudo ai rialzi per le tensioni geopolitiche. Ed è comunque destinato a finire nel giro di qualche anno

Bollette a “tutele graduali”, un equivoco che in futuro non garantirà risparmi
di Rosario Dimito
Mercoledì 31 Gennaio 2024, 14:25 - Ultimo agg. 1 Febbraio, 07:33
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Con grandi squilli di tromba è arrivato il superamento obbligatorio della Maggior Tutela nell’energia.

E c’è già chi parla di grandi risparmi in bolletta. Vediamo i fatti, per cercare di capire meglio e vedere se è davvero tutto oro quel che luccica. A inizio mese si sono tenute le aste in base ai risultati delle quali quegli utenti che ancora non avevano scelto un operatore sul Mercato Libero sono stati assegnati in automatico alla società energetica che ha vinto la gara per la fornitura nella loro zona. Fanno eccezione i cosiddetti vulnerabili i quali resteranno nel Servizio di Maggior Tutela, che in pratica sopravvive solo per loro, con tariffe decise dall’Authority.

PARADOSSO

Per tutti gli altri che non avevano ancora compiuto una scelta, volenti o nolenti, la Maggior Tutela finisce. Così è stato deciso dai Governi precedenti all’attuale che hanno vincolato l’implementazione di questa riforma all’erogazione dei fondi europei del Pnrr. Una concorrenza in cui i consumatori vengono assegnati d’ufficio appare un po’ bizzarra, quasi un paradosso. Per non cadere dunque in confusione, e chiamare le cose con il loro vero nome, è bene avere chiari alcuni principi.

TEMPI

Tutta questa enfasi sull’arrivo della concorrenza è fuori luogo perché il mercato libero in Italia esiste già da decenni e funziona molto bene, mettendo a disposizione un ventaglio di scelte. Chi va sul Libero può scegliersi un’offerta adatta alle proprie esigenze di consumo e al proprio stile di vita, associando all’elettricità magari altri prodotti, come il gas o la fibra. Ma attenzione, perché i consumatori distribuiti attraverso l’aggiudicazione delle aste non finiranno nel mercato libero. E questo è un altro equivoco che è bene sfatare per non ingenerare confusione nelle persone. Per essi parte un regime transitorio e semplificato (denominato Tutele Graduali) che mira ad accompagnare i clienti dal Tutelato al Libero per un periodo di tempo determinato, di neanche 3 anni, che però non limita la libertà dei clienti di migrare al mercato libero quando vogliono. È quindi un errore da matita blu considerare le Tutele Graduali come il Mercato Libero e paragonare questi due regimi così diversi, magari mettendone a confronto i prezzi.

Le aste appena concluse si possono considerare gare per acquisire gruppi di clienti, non certo si possono paragonare ad offerte commerciali. In secondo luogo è improprio assimilare il consumatore che non sceglie, quello che prima era nella Maggior Tutela e ora è transitato automaticamente nelle Tutele Graduali, con il consumatore consapevole che si muove sul Mercato Libero. Al primo verrà applicata una tariffa indistinta che non solo non tiene conto delle sue esigenze di consumo (la tariffa infatti è la stessa per tutto il territorio nazionale e per ogni tipo di utente) ma, essendo legata alle fluttuazioni di prezzo delle materie prime, è soggetta ai rincari dovuti ad elementi esterni. Ne sono un esempio le forti tensioni geopolitiche, sia del recente passato che quelle tuttora in corso, che potrebbero generare un nuovo rialzo del prezzo delle commodity ed influire quindi sensibilmente sulle tariffe. Occorre quindi avere chiaro che stare nelle Tutele Graduali, può magari semplificare un po’ la vita, evitandoci - ancora per un po’ - di dover scegliere come comportarsi nel Mercato Libero, ma non garantisce affatto risparmi futuri. I prezzi dell’energia non sono costanti e dovremmo averlo imparato dalle turbolente vicende internazionali, recenti ed attuali, che proprio sui prezzi dell’energia hanno avuto un forte impatto. Chi sceglie di stare sul Mercato Libero ha, invece, la possibilità di aderire ad un tipo di contratto adatto alle proprie esigenze e abitudini di consumo, in certi casi anche risparmiando. Può adottare comportamenti più consapevoli scegliendo, ad esempio, di consumare solo energia prodotta da fonte rinnovabile o prendere un pacchetto che preveda opzioni per la mobilità elettrica. Può, soprattutto, mettersi al riparo dalle incertezze del quadro geopolitico optando per un contratto a prezzo fisso che lo protegga dalle fiammate sul prezzo dell’energia. Quelle delle Tutele Graduali è comunque un regime destinato a finire nel giro di qualche anno. Quindi meglio iniziare ad informarsi e prepararsi a scegliere, privilegiando magari gli operatori solidi, ben conosciuti che garantiscano affidabilità e qualità del servizio, evitando quelli con scarsa reputazione.

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