Bollette, mercato tutelato luce solo per famiglie fragili: prezzi calmierati per 4,5 milioni. Chi sono i nuclei tutelati

Per gli altri una campagna d’informazione

Bollette, fine mercato tutelato: nuova misura in Cdm per «proteggere fasce più vulnerabili»
Bollette, fine mercato tutelato: nuova misura in Cdm per «proteggere fasce più vulnerabili»
di Rosario Dimito e Giacomo Andreoli
Martedì 5 Dicembre 2023, 19:34 - Ultimo agg. 7 Dicembre, 07:59
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Ora è definitivo: nessuna proroga per tutti del mercato tutelato della luce, ma i prezzi calmierati continueranno anche oltre il 1° aprile 2024 per 4,5 milioni di famiglie vulnerabili. Lo ha stabilito ieri sera il Consiglio dei ministri, integrando l’ultimo decreto Energia, al termine di una seduta dove sono rimaste posizioni diverse tra il ministro degli Affari europei Raffaele Fitto, che spinge da mesi per lo stop al mercato tutelato, e il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin.

Bollette, come scegliere la miglior tariffa nel mercato libero e cosa succede a chi non effettua il passaggio

Il provvedimento suscita forti tensioni per gli aspetti occupazionali derivanti dal mancato inserimento dell’assegnazione dei costi diretti del servizio ai nuovi vincitori.

Questo provocherà sin da subito il mancato rinnovo dei call center oltre alla messa in mobilità di molti lavoratori dedicati al settore del mercato tutelato. Tutto ciò è avvenuto per l’opposizione di Fitto, contrario alla clausola di salvaguardia.

I nuclei tutelati sono quelli con: over 75enni, chi usufruisce della legge 104 (con gravi casi di disabilità), chi beneficia dei bonus sociali per le bollette (con un tetto Isee che potrebbe essere fissato a 8.107,5 o 9.530 euro, 20mila se ci sono almeno quattro figli), i residenti nelle isole minori (con deboli collegamenti energetici) e chi ha familiari che hanno bisogno di apparecchiature salvavita o elettromedicali. La decisione, secondo quanto comunica Palazzo Chigi, «è in linea con gli impegni assunti nell’ambito della terza rata del Pnrr, e si è resa necessaria per garantire un graduale e informato passaggio al mercato libero».


LE SEMPLIFICAZIONI
Per le altre 4,5 milioni di famiglie attualmente nel mercato tutelato, vengono introdotte misure per assicurare la massima informazione e le migliori condizioni nel passaggio al mercato libero dell’energia elettrica, che già riguarda circa 21 milioni di nuclei. Insomma, partirà subito una campagna informativa su radio, tv e internet e ci sarà un’attività di monitoraggio sulle attività degli operatori e sull’andamento dei prezzi definita da Arera, in collaborazione con il ministero dell’Ambiente e con il coinvolgimento anche delle associazioni dei consumatori. Si introducono poi semplificazioni per il trasferimento della domiciliazione bancaria per il pagamento delle bollette, di cui viene prevista l’emissione con cadenza necessariamente bimestrale.


Entro il 10 gennaio partiranno le aste dell’Arera per i nuovi operatori privati e poi l’assegnazione dei clienti avverrà entro aprile. Gli utenti stanno già ricevendo comunicazioni dal proprio fornitore, con la sua offerta. Ma si può scegliere anche un concorrente. Chi non sceglierà entrerà nel servizio a tutele graduali della stessa autorità dell’Energia, fino al 2027. Un meccanismo simile ci sarà per il mercato tutelato del gas: stop dal 1° gennaio e tutela che continua per le famiglie vulnerabili, anche se l’ombrello non sarà così ampio come per la luce elettrica. Anche qui, per chi non sceglie, scatta l’offerta cosiddetta “Placet” variabile di Arera.


L’IMPEGNO
Pichetto ce l’ha messa tutta per procedere con una proroga “tecnica” del mercato tutelato della luce. Un escamotage che comunque avrebbe evitato, secondo il ministro, di ricevere contestazioni da parte della Commissione Ue sulle prossime rate del Pnrr. Prevedeva aste entro marzo per i nuovi operatori privati e poi l’assegnazione dei clienti a scaglioni, entro l’estate.  Ora il rischio, secondo gli esperti e le associazioni dei consumatori, è di avere nuovi aumenti in bolletta, visto che diverse offerte del mercato libero, anche se non tutte, nella giungla di proposte attualmente disponibili, potrebbero essere peggiorative. «I dati Istat sono chiari - spiega Massimiliano Dona, presidente dell’Unione nazionale Consumatori - Persino facendo il confronto tra ottobre 2023 e giugno 2021, ossia prima dei rincari scattati da luglio 2021, la luce del mercato libero in Italia è salita del 97,7% contro il 31,6% del tutelato, più del triplo. Perché si vogliono arricchire le compagnie di luce e gas a scapito delle famiglie?».  Protestano le opposizioni, ma il governo accusa i governi Conte e Draghi di aver contrattato con l’Ue la fine del mercato tutelato.
 

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