Ita-Lufthansa, stop all'accordo dalla Ue. Il Mef: si va avanti con determinazione

L’Antitrust europeo rinvia il verdetto sulle nozze al 6 giugno. Nel mirino le rotte e gli slot di Linate

Ita-Lufthansa, stop all'accordo dalla Ue. Il Mef: si va avanti con determinazione
Ita-Lufthansa, stop all'accordo dalla Ue. Il Mef: si va avanti con determinazione
di Umberto Mancini e Gabriele Rosana
Martedì 23 Gennaio 2024, 22:21 - Ultimo agg. 25 Gennaio, 07:43
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L’esame Ue sull’operazione Ita-Lufthansa va ai tempi supplementari. Come anticipato dal Messaggero, serviranno quindi altri tre mesi per rispondere ai timori di Bruxelles sui limiti alla concorrenza che si verrebbero a creare su diverse rotte (europee e intercontinentali) con il matrimonio tra i due vettori aerei. Insomma, l’Antitrust alza il fuoco di sbarramento sollecitato, pare, anche dalla low cost e da Air France, concorrenti diretti di Lufthansa, rinviando la decisione entro il 6 giugno, in concomitanza non solo con l’apertura delle urne delle elezioni europee, ma pure con l’inizio della stagione turistica estiva. Una mossa che farebbe perdere la pazienza a chiunque, ma che invece rinsalda il fronte italo-tedesco. 

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Ita-Lufthansa, stop all'accordo dalla Ue

Allo slittamento, peraltro atteso, risponde a stretto giro proprio il ministero dell’Economia, azionista di Ita. «Il governo continua con determinazione nel percorso intrapreso, auspicando che la Commissione decida magari prima del 6 giugno, in modo da sostenere sviluppo e crescita di Ita Airways anche in vista della stagione estiva», si legge in una nota del Mef.

Nessuna polemica quindi ma solo la volontà, ribadita con forza, di chiudere il dossier. Del resto poco prima del comunicato del Mef era stata proprio Lufthansa a ribadire la posizione. «Continueremo - si spiega - a lavorare a stretto contatto e in modo costruttivo con la Commissione per una rapida conclusione dell’esame e la successiva realizzazione dell’investimento» che avrà «un effetto positivo complessivo sulla concorrenza in Italia e in Europa». Nessun passo indietro quindi, ma la scelta di proseguire. Sta di fatto comunque che per chiudere l’istruttoria sull’acquisizione del 41% di Ita Airways da parte di Lufthansa attraverso un aumento di capitale di 325 milioni di euro, all’Antitrust Ue non sono bastati i contatti informali nella fase di pre-notifica e i 25 giorni lavorativi che hanno fatto seguito alla notifica ufficiale, il 30 novembre scorso. Non sono bastate nemmeno le 700 domande inviate per chiedere informazioni. 


I CRITERI
Anche se la decisione di rinviare era attesa, solo ieri la Commissione europea lo ha comunicato ufficialmente, aprendo la “fase 2” con quasi una settimana di anticipo rispetto alla data del 29 gennaio che l’esecutivo Ue aveva in un primo momento indicato per la conclusione della “fase 1”.  Nel quadro della procedura del controllo delle concentrazioni, in queste settimane l’Antitrust Ue ha ricevuto i commenti dei competitor, low cost in testa, sugli effetti della fusione per il trasporto aereo europeo. E ha continuato il dialogo con Roma e Francoforte. «Gli impegni per rispondere alle riserve preliminari» della direzione generale Concorrenza capitanata da Margrethe Vestager, però, «sono risultati insufficienti, sia per portata sia per efficacia, ad eliminare le riserve della Commissione, che non li ha quindi sottoposti a verifica con i partecipanti al mercato», si legge in una nota di Bruxelles.

Il riferimento è alla cessione di alcuni slot a Milano Linate, che era stata proposta a inizio mese dai tedeschi per evitare che si venisse a creare una posizione dominante da parte di Ita nel city airport milanese, di cui detiene circa il 60% degli slot. Offerta che a Bruxelles, però, non è bastata per concedere una luce verde nei tempi regolamentari. Nel mirino della Commissione non c’è solo Linate: Mef e Lufthansa dovranno, infatti, fornire una serie di risposte anche rispetto ai collegamenti intra-Ue e verso l’America del Nord. Sotto i riflettori finiscono le rotte a corto raggio dall’Italia ai Paesi dell’Europa centrale, come Germania, Belgio, Svizzera e Austria (visto che le compagnie Brussels Airlines, Swiss Air e Austrian Airlines ed Eurowings fanno tutte parte del gruppo Lufthansa).


E i fari si accendono, inoltre, sulle lunghe percorrenze, in particolare verso Stati Uniti e Canada, alla luce la joint venture di Lufthansa con due big come United Airlines e Air Canada, e pure verso Giappone e India, poiché oggi «Ita e i membri del gruppo Lufthansa sono in stretta concorrenza tra loro con pratici voli diretti e siti aeroportuali di facile accesso».
 

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