​Smart working, proroga per fragili e genitori di under 14? Ecco chi potrà continuare a lavorare da casa

Il prossimo 30 settembre scade lo smart working per i lavoratori fragili: il governo sta ragionando su un'ulteriore proroga, ma tutto potrebbe dipendere dai casi Covid. Il lavoro agile per i genitori di under 14 vale invece fino a fine anno

Smart working, proroga per fragili e genitori di under 14? Ecco chi potrà continuare a lavorare da casa
​Smart working, proroga per fragili e genitori di under 14? Ecco chi potrà continuare a lavorare da casa
di Giacomo Andreoli e Francesco Bisozzi
Lunedì 11 Settembre 2023, 17:56 - Ultimo agg. 13 Settembre, 09:20
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Una nuova proroga per lo smart working dei fragili, ma limitata e legata al numero dei nuovi casi Covid. Il governo ci sta ragionando, visto che il 30 settembre scadrà il lavoro agile per i lavoratori fragili, sia nel pubblico che nel privato  Fino a pochi giorni fa un’ulteriore proroga era esclusa, ma il cambiamento del quadro epidemiologico ha rimesso inevitabilmente tutto in gioco.

Per il ministero del Lavoro e quello della Pubblica amministrazione, guidati da Marina Calderone e Paolo Zangrillo, il dado verrà tratto solo dopo aver monitorato l’andamento dei contagi e alla luce di trend consolidati. Per i genitori di under 14 nel privato, invece, l'opzione dello smart working al livello nazionale vale entro il 31 dicembre. Vediamo quindi nel dettaglio chi dovrebbe continuare ad avere questa possibilità entro fine anno.

Smart working, la possibile proroga per i fragili

Ci vogliono tra i 30 e i 50 milioni per prorogare lo smart working in versione automatica per i lavoratori che soffrono di determinate patologie. Nel complesso i dipendenti del pubblico e del privato che hanno sfruttato questa corsia preferenziale sono circa 800 mila

La misura ha un costo soprattutto nel comparto scuola, dove con la riapertura delle classi lo Stato si ritroverebbe a pagare uno stipendio supplementare per ogni docente fragile a casa. Rientrano nella categoria dei fragili le persone con una marcata compromissione della risposta immunitaria, i pazienti in attesa di un trapianto d’organo, chi ha una patologia oncologica o onco-ematologica in trattamento con farmaci immunosoppressivi o mielosoppressivi o che è a meno di sei mesi dalla sospensione delle cure.

Vengono ritenuti lavoratori fragili anche quelli che soffrono di tre o più patologie tra cardiopatia ischemica, fibrillazione arteriale, scompenso cardiaco, ictus, diabete mellito, bronco-pneumopatia ostruttiva cronica, epatite cronica e obesità.

Cosa succede il 1° ottobre

Cosa succederà in caso di mancata proroga? In questo caso i fragili dovranno stipulare con il dirigente incaricato degli accordi individuali in linea con quanto previsto dal piano di organizzazione del lavoro dell’azienda o dell’amministrazione pubblica in cui prestano servizio. Dunque non significa che dal primo ottobre questa categoria di lavoratori dovrà necessariamente dire addio al lavoro da remoto.

Il lavoro agile per i genitori con figli under 14

Nel privato, poi, il lavoro agile agevolato è stato esteso al 31 dicembre per i genitori con figli under 14 (nel pubblico l'opzione è già saltata da alcuni mesi). La norma si applica a condizione che il lavoro da remoto sia compatibile con le caratteristiche della prestazione che il dipendente-genitore deve fornire.

Sul sito del ministero del Lavoro si legge pure che «il diritto di svolgere la prestazione lavorativa in modalità di lavoro agile per i lavoratori dipendenti del settore privato che abbiano almeno un figlio, minore di 14 anni, viene riconosciuto a condizione che nel nucleo familiare non vi sia altro genitore beneficiario di strumenti di sostegno al reddito e che non vi sia un genitore non lavoratore».

Nel pubblico, dettano legge i Piao, i Piani integrati di attività e organizzazione dei singoli enti, che in alcuni casi (e in altri no) prevedono regole specifiche (e un preciso numero di giorni) per i genitori di under 14 che richiedono di lavorare da casa. Inoltre, il decreto Lavoro stabilisce che potranno accedere alla modalità di lavoro agile con procedura semplificata fino al 31 dicembre tutti i dipendenti che, sulla base di valutazioni mediche, risultano più esposti al contagio da Covid-19, a causa di diversi fattori tra cui l’età, l’immunodepressione e la comorbilità. 

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