Superbonus, cosa succede ora? Pressing per la proroga dei lavori, Forza Italia: «Solo per chi è già al 70%»

La misura sul tavolo del Consiglio dei Ministri del 28 dicembre, ipotesi milleproroghe o provvedimento ad hoc

Superbonus, cosa succede ora? Pressing per la proroga, Forza Italia: «Solo per chi è già al 70%»
Superbonus, cosa succede ora? Pressing per la proroga, Forza Italia: «Solo per chi è già al 70%»
di Andrea Bassi
Sabato 23 Dicembre 2023, 21:52 - Ultimo agg. 24 Dicembre, 13:45
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Sul Superbonus è partita una corsa contro il tempo. Il “salva-lavori” con la Sal straordinaria con collegata una sanatoria per evitare la restituzione dei soldi per chi non terminerà le opere (e non migliorerà di due classi la prestazione energetica della propria abitazione), sarà sul tavolo del consiglio dei ministri del 28 dicembre. Nel milleproroghe di fine anno o, più probabilmente, in un provvedimento ad hoc.

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Superbonus, le discussioni

A causa della pausa natalizia le discussioni tecniche sono state al momento congelate, almeno fino al 27 dicembre, quando il tema dovrebbe essere oggetto di nuove riunioni.

Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti continua a predicare prudenza. La misura, ha spiegato, costa 4,5 miliardi di euro al mese. Il Tesoro vuole attendere i dati di spesa di fine anno del 110%, che a novembre ha già superato i 90 miliardi e, molto probabilmente scavallerà i 100. Un’emorragia di soldi pubblici che il Tesoro tenta da tempo di interrompere. Ma dall’altro lato c’è il pressing dei partiti della maggioranza. A partire da Forza Italia, che non si accontenta del “salva lavori” il cui scopo è mettere sotto il cappello del 110% tutte le lavorazioni del 2023. Gli azzurri vorrebbero una mini proroga di due o tre mesi per i condomini che hanno completato almeno il 70 per cento dei lavori. Probabile che questo nodo alla fine debba essere sciolto direttamente in consiglio dei ministri da Giorgia Meloni. Nel decreto del 28 febbraio dovrebbe trovare spazio anche una norma anti-elusiva per evitare che anche la spesa per il bonus barriere architettoniche, l’unico a conservare lo sconto in fattura per altri due anni, prenda la stessa strada del vecchio sconto del 90 per cento per il rifacimento delle facciate.

La spesa

La spesa, secondo quanto trapela, si starebbe impennando. L’intenzione, dunque, è di chiudere il recinto prima che i buoi siano scappati. Il decreto milleproroghe, poi, sarà chiamato a sciogliere altri nodi rimasti in sospeso con la manovra di Bilancio. Come anticipato nei giorni scorsi dal sottosegretario al lavoro, Claudio Durigon, nel provvedimento potrebbe rispuntare la norma per alzare da 70 a 72 anni l’età di pensionamento (in via facoltativa) per i medici e gli infermieri del servizio sanitario nazionale.Una norma uscita dalla manovra proprio per le proteste delle categorie interessate. C’è poi il tema dello smart working nel pubblico impiego: con il decreto anticipi il lavoro agile è stato prorogato, fino al 31 marzo, ma solo nel settore privato, sia per i fragili che per i genitori di under 14. Resta invece il nodo degli statali, dove lo smart working attualmente è consentito (fino al 31 dicembre) solo ai lavoratori fragili: ma si tratta di un intervento oneroso e appare al momento difficile. Si moltiplicano inoltre gli appelli per rinviare scadenze imminenti: i consumatori chiedono di posticipare la fine del mercato tutelato del gas (che terminerà il 10 gennaio) sulla scia di quanto fatto per quello dell’elettricità; mentre da più parti arriva la richiesta di prorogare le graduatorie degli idonei ai concorsi pubblici.

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