Superbonus scende dal 110% al 70%, il decreto è legge: cosa cambia. Proroga dei termini per comunicare al Fisco crediti e sconto in fattura

di Michele Di Branco
Martedì 20 Febbraio 2024, 22:13 - Ultimo aggiornamento: 21 Febbraio, 12:29 | 1 Minuto di Lettura

Superbonus scende al 70%

Occorre ricordare che l’opzione per lo sconto in fattura e per la cessione del credito resterà valida anche nel 2024 per singoli o condomini che hanno aperto la Cila entro il 16 febbraio scorso, per gli immobili danneggiati da alluvione e terremoto nelle Marche, e per gli interventi effettuati, sempre entro il 16 febbraio scorso, da Iacp, onlus e cooperative di abitazione. La proroga delle comunicazioni, come detto, costituisce l’unica eccezione del governo al decreto che, di fatto, prepara l’addio al Superbonus, previsto per il 2026. Già quest’anno l’agevolazione scende dal 110 al 70% e al 65% nel 2025.

Resta in vigore, ma con una stretta sul tipo di interventi previsti e fino al 2025, quello sulle barriere architettoniche al 75%, mentre cambia il bonus mobili con il tetto massimo di spesa da detrarre al 50% che passa dagli 8 mila euro del 2023 ai 5 mila del 2024. Resta salva l’agevolazione al 110% anche per chi ha fatto lo sconto in fattura o la cessione del credito su tutti i lavori certificati entro dicembre 2023. I lavori, sulla base degli stati di avanzamento, non sono oggetto di recupero in caso di mancata ultimazione dell’intervento stesso, ancorché tale circostanza comporti il mancato soddisfacimento del requisito del miglioramento di due classi energetiche.

Per alleggerire l’impatto della stretta sulle agevolazioni edilizie sulle fasce più popolari, il governo ha introdotto alcuni correttivi.

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