Approfittando della condizione psichica di un pensionato affetto da demenza senile, avrebbe ripulito il suo conto corrente. Questo il motivo per il quale una donna di 34 anni residente a Veroli è finita sul registro degli indagati per il reato di circonvenzione di incapace. A giorni dovrà comparire davanti al giudice per udienze preliminari.
I fatti risalgono allo scorso anno quando i familiari avevano scoperto che sul conto del loro congiunto, un ex insegnante in pensione di 75 anni, erano stati ritirati in più tranche oltre 50 mila euro.
Loro si erano sempre fidati ciecamente di quella vicina di casa così affabile e cordiale sempre pronta a collaborare per aiutarli nella gestione del pensionato. Quando hanno scoperto l'ammanco la moglie ed il figlio si sono rivolti all'avvocato Giampietro Baldassarra. A loro dire la donna, facendo leva sulla demenza dell'anziano, lo aveva indotto ad effettuare tutti quei prelievi. E a conclusione delle indagini la Procura ha ravvisato elementi di colpevolezza nei confronti della 34enne.
Questo il motivo per il quale ha chiesto il suo rinvio a giudizio per circonvenzione di incapace. Secondo le accuse della procura l'amica di famiglia approfittando proprio di quelle passeggiate accompagnava il pensionato presso la banca per prelevare tutti quei soldi. Sempre secondo gli elementi raccolti dagli investigatori il denaro sarebbe stato ritirato nel giro di alcuni mesi. La 34enne che è finita sul registro degli indagati ha sempre respinto ogni accusa. Ma accertamenti anche sui suoi conti correnti dimostrerebbero il contrario. I familiari del pensionato adesso pretendono di riavere quei cinquantamila euro che sono spariti sul conto del loro congiunto.