Isola pedonale e strade senza luminarie, a Frosinone il Natale degli scontenti

Isola pedonale e strade senza luminarie, a Frosinone il Natale degli scontenti
di Gianpaolo Russo
Lunedì 19 Dicembre 2022, 09:43
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Un quadro dalle tinte chiaro-scure nell'ultimo weekend di shopping prima di Natale a Frosinone. La nota positiva è che il temuto crollo degli affari dovuti alla crisi economica e al caro bollette non c'è stato. Nota stonata un'atmosfera di festa che si stenta a respirare passeggiando per le vie della città.

CENTRO STORICO

L'isola pedonale non ha aiutato. Poche le persone a spasso in Corso della Repubblica e negozi poco affollati. E non manca le critiche: «Istituire l'isola pedonale in questo contesto non ha alcun senso -afferma Roberto Catenacci titolare di Leone calzature - L'ascensore inclinato non funziona, i parcheggi alternativi sono pochi, le iniziative non ci sono ed il risultato è sotto gli occhi di tutti: strade vuote e pochi clienti.

Avevamo chiesto all'amministrazione di sospendere le isole pedonali almeno nel mese di dicembre, ma siamo rimasti inascoltati. Paradossalmente lavoriamo di più nei giorni feriali che non in quelli festivi. In linea generale si spende un po' meno: prima in media nel mio negozio si spendevano circa 250 euro ora siamo a 180».

Grazie alle nuove tecnologie si difende Modernist, negozio di abbigliamento di moda giovanile: «Come afflusso di persone siamo in linea con gli ultimi anni - dichiara il titolare Massimo Marziale - Registriamo dal post pandemia un notevole incremento invece nelle vendite on line su cui da anni siamo attivi. Siamo rimasti spiazzati come altri commercianti della zona dell'assenza di addobbi e luminarie che sicuramente non aiutano a creare il giusto clima natalizio. Siamo sempre la città capoluogo di provincia che meriterebbe maggiore attenzione».

VIA MORO

Anche nella strada dello shopping nella parte bassa dela città c'è l'isola pedonale. Già alle dieci del mattino, complice un bel sole, in centinaia hanno passeggiano nella strada libera dalle auto. I negozi sono affollati. Vanno per la maggiore quelli per l'oggettistica, ideale per regali economici.

Il negozio di abbigliamento Jacoboni ha la sua clientela affezionata: «Quest'anno si è partiti tardi, complice anche il clima clemente registratosi ad ottobre ed inizio novembre - spiega il titolare Roberto - Gli ultimi giorni prima di Natale ci diranno se le cose sono andate meglio o peggio rispetto agli anni passati, ma in questo contesto anche l'aver sostanzialmente tenuto il volume degli anni passati è un elemento positivo. Chi ha disponibilità non conosce recessione ma abbiano notato che quest'anno si vendono molto gli accessori come cappelli, sciarpe per i pensieri più economici».

POCHE ECCEZIONI

Basta però fare pochi passi e nei tanti negozi di franchising della strada le lamentele aumentano: «Il calo si fa sentire, per ora abbiamo registrato una diminuzione degli affari del 20-30%», spiega una commessa di un altro negozio di abbigliamento. Stesso sentore in un altro franchising nei pressi di De Matthaeis: «Se prima un cliente spendeva 100 euro ora ne spende 80. Il cliente si è fatto più attento ai costi anche per poche decine di euro di differenza». Non mancano le eccezioni: una signora accompagnata dal marito esce con una decina di buste di un noto negozio dopo aver speso 2400 euro per i regali.

La maggior parte degli acquirenti va però a ricercare pensieri economici: «Io al massimo spenderò 200 euro. Farò tre regali: per mio marito, mio figlio e un pensierino per i genitori», spiega la signora Caterina.

Coro unanime, invece, di critiche per l'assenza di addobbi e luci in città: «Un Natale così triste non lo si era mai visto a Frosinone» affermano convintamente esercenti e cittadini. La corsa al regalo proseguirà nei prossimi giorni e per gli ultimi ritardatari c'è tempo sino al primo pomeriggio di sabato, giorno di vigilia dove molte attività chiuderanno in anticipo alle 18.
 

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