Il trenta percento in meno di guadagno da quando c'è la pista ciclabile. A lamentarlo i proprietari delle tre attività istituzionali di via Marittima: Caffè Minotti, Pizzeria Forno Carlo e Graziella, e Pasticceria Totò. Il loro, prima presso d'assalto, è diventato il Triangolo delle bermuda. Da inizio settimana sono spariti i parcheggi Ora sono attraversati dalla pista che parte dallo stadio Benito Stirpe e arriverà fino a via Aldo Moro. A rimetterci principalmente tanti altri negozi del circondario nonché il supermercato Gecop, all'altezza del trivio Marittima-Fontana Unica-Stazione. Allo Scalo i mal di pancia dei commercianti sono iniziati ancor prima della pista: sin dalla realizzazione della piazza antistante alla chiesa della Sacra famiglia.
LA GIORNATA
Tutta una questione di abitudine forse.
LE REAZIONI
Vincenzo Minotti, a un certo punto, mostra la bolletta della corrente: «Devo pagare seimila euro ad agosto, giusti giusti quelli che non guadagnerò più in un mese, visto che ogni giorno perdiamo duecento euro soltanto con le colazioni». Suo figlio Valerio ritiene che «il problema più grande di questa zona è sempre stato quello di non avere parcheggi a sufficienza né piazze». Poi lo sfogo: «Ora ci sono stati azzerati tutti quelli davanti al locale. Siamo già dimenticati da tutti, noi non stiamo nella centrale via Aldo Moro, qui una persona deve venirci apposta e ora non sa dove parcheggiare». Anche Marco Calabrese e sua madre Gabriella, ormai in pensione ma sempre pronta a sfornare, nonché Carla Frasca da Totò, concordano all'unisono: «La pista ciclabile l'avrebbero potuta fare lungo via Fontana unica, una zona piena di case, non di commercianti». Marco Calabrese, però, mette in chiaro di non essere «minimamente contrario allo sviluppo di una mobilità sostenibile, anzi, ma prima della pista ciclabile avrebbero dovuto attivare la metropolitana leggera e realizzare il nuovo ascensore inclinato». Sua madre Gabriella, intanto, ha «buttato un'altra volta 30 pagnotte e tanto altro che solitamente vendiamo tranquillamente - fa sapere -. Abbiamo sette dipendenti da trent'anni, non vogliamo mandarli a casa, ma perdiamo clienti». Carla Frasca, da Totò, riflette: «È una pista stretta, pare a una corsia. E, se ne fanno un'altra qui davanti, è la volta che chiudiamo veramente».
L'OPPOSIZIONE
Il capogruppo del Pd Angelo Pizzutelli, dai banchi dell'opposizione consiliare, si fa nel mentre portavoce delle lamentele dei commercianti. E si appella al sindaco Mastrangeli e ai suoi delegati: «Senza la minima concertazione con i commercianti di via Marittima, e dei residenti aggiungo, il clima che si respira a margine del provvedimento comunale relativo alla realizzanda pista ciclabile con annesso senso unico di marcia verso lo Scalo, è davvero pesante e pieno di dubbi che nessuno di parte comunale ha definitivamente fugato».