La startup campana Itaca a Bruxelles è best practice sulla didattica innovativa

Pioniera della formazione immersiva, con l’utilizzo di visori e simulatori sia per le scuole sia per le imprese

Itaca a Bruxelles
Itaca a Bruxelles
Lunedì 4 Marzo 2024, 14:37
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Insieme a Germania, Danimarca e Francia la startup Itaca di Fmts Group porta l’Italia ad avere un posizionamento in Europa quando si parla di didattica innovativa. La sfida lanciata un anno fa con la presentazione della neonata realtà campana (la sede è a Pontecagnano Faiano), che ha iniziato il suo percorso con la creazione del primo simulatore di virtual reality per la formazione degli chef, è stata vinta. Pioniera della formazione immersiva, con l’utilizzo di visori e simulatori di vr/ar e mixed reality sia per le scuole sia per le imprese, Itaca continua il suo studio sulla gamification per affascinare e coinvolgere i giovani in un percorso learning by doing che da un lato ha l’obiettivo di incrementare la velocità di apprendimento e dall’altra di favorire il consolidamento delle conoscenze. In quasi un anno di lavoro è stata costruita una rete di 40 scuole, su tutto il territorio nazionale, con l’uso di 1000 visori e il coinvolgimento di 3200 studenti e 124 docenti.

L’invito giunto da Meta a presentare alla community istituzionale italiana a Bruxelles i risultati fino ad oggi raggiunti ha rappresentato un importante traguardo, all’indomani del pitch ufficiale per il Global Futures del Bett Uk 2024.

«Il confronto organizzato dall’ambasciatore Stefano Verrecchia, rappresentante permanente aggiunto d’Italia presso l’unione europea, e da Marco Pancini, director di Meta per eu affairs Meta Italia, - spiega Imma Stizzo, direttrice di Itaca - ci ha permesso di comprendere cosa si aspettano gli stakeholders istituzionali e di ragionare quindi sulle potenzialità e i vantaggi dei nuovi strumenti per la formazione».

Con Itaca le scuole possono utilizzare laboratori virtuali di scienze naturali, di meccanica, di elettronica e di cucina senza dimenticare la letteratura e l’arte, giusto per citare quelli più richiesti; e poi c’è lo studio della fisica che trova nelle regole del gioco del basket le sue più insospettabili alleate.  Ed è partendo dalle esperienze già vissute che il team di Itaca è al lavoro per sviluppare nuovi software declinati per i device di ultima generazione già disponibili e in grado di coniugare le esigenze dei piani formativi all’uso dell’intelligenza artificiale.

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