Il vallone di San Rocco, o vallone Saliscendi è un luogo immerso nella natura, situato nella parte occidentale della città, un tempo considerabile “il polmone verde di Napoli”. Purtroppo, l’elevata urbanizzazione nelle zone adiacenti, lo smaltimento illegale di rifiuti e, più in generale, la mancata informazione sulla situazione attuale di questo luogo, sono state le “sigarette” che hanno contribuito ad annerire, forse irreparabilmente, questo polmone. Vista la sua collocazione: tra Miano, San Rocco, Piscinola e Colli Aminei, sembra quasi surreale, che un luogo così ricco di verde e di biodiversità possa trovarsi letteralmente a due passi da un centro abitato o da una strada molto trafficata come Via Nicolardi, per citarne una. Nel vallone la fauna è composta da alcuni animali rari ed il luogo è rifugio per i volatili nella stagione delle migrazioni. Proprio a proposito dello smaltimento illegale dei rifiuti, circa due anni fa, nel novembre del 2021, un’azienda edile privata, è stata posta sotto sequestro con l’accusa di smaltimento improprio delle sostanze di scarto, proprio all’interno del vallone.
Gli esempi purtroppo non finiscono qui, nel luglio dello stesso anno, un importante imprenditore napoletano è stato indagato con l’accusa di utilizzare la cava Suarez, sito protetto del quale lui aveva chiesto e ottenuto l’autorizzazione alla bonifica come sito di smaltimento di rifiuti tossici.