Il rapporto con il padre Little Tony non è mai stati semplice. Lo racconta la figlia Cristiana Ciacci in un’intervista al Corriere della Sera: «Mio padre c'era poco. Sempre in giro di qua e di là, miliardi di concerti. Mamma in viaggio. Mi lasciavano con la nonna o la governante. Avevo tutto. Pure una piscina olimpionica in giardino. Ma avrei voluto un fratello o una sorella con cui giocare. Passavo mesi da sola. E questo mi ha causato tanti problemi. Per 12 anni ho sofferto di anoressia».
L'anoressia
Una malattia che il padre non ha mai compreso: «Mi diceva: “Ma che ci vuole? Basta che apri la bocca e mangi”.
Le donne di suo padre
Cristiana Ciacci dice che non era gelosa delle ammiratrici del padre: «Papà ha avuto tante donne però era bravo a farmi sentire l’unica. Mentre lei le ha massacrate: «È che papà aveva certi gusti… tutte tettone e culone. A ognuna trovavo un difetto: questa è nasona, questa ha una risata brutta, questa parla burino. Una veniva da Teramo, aveva i capelli biondi corti, la chiamavo Nonna Papera. Si portava il cambio: dopo pranzo andava in bagno e tornava con un altro vestito». E ogni tanto scambiavano anche lei per una sua fidanzata: «Beh sì. Ma ne ha avute pure più piccole di me. “Non pretenderai che la chiami matrigna, eh?”».
La vecchiaia
Infine, Cristiana spiega il segreto della longevità del padre: «Attento anche all’alimentazione, non mangiava mai dopo le 18.30 perché aveva due ulcere. “Colpa di tua madre”. A pranzo spaghetti al pomodoro, a cena pesce e zucchine bollite. Niente alcol, niente fumo, caffè d’orzo». Ma non voleva che i nipoti lo chiamassero nonno: «Aveva il terrore di non piacere più al pubblico femminile, di sembrare vecchio. Quando gli ho annunciato di aspettare il primo figlio – ne ho cinque – l’ha presa malissimo: “Che tragedia”. Poi ha capito che l’immagine di nonno rock invece andava forte».