Gigi Buffon: «Il matrimonio con Ilaria D'Amico a giugno è a rischio, non abbiamo ancora deciso»

La coppia si sarebbe dovuta sposare a giugno 2024

Gigi Buffon: «Il matrimonio con Ilaria D'Amico a giugno è a rischio, non abbiamo ancora deciso»
Gigi Buffon: «Il matrimonio con Ilaria D'Amico a giugno è a rischio, non abbiamo ancora deciso»
di Dajana Mrruku
Mercoledì 3 Gennaio 2024, 17:00
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Gigi Buffon e Ilaria D'Amico hanno annunciato le nozze la scorsa estate. Il matrimonio sarebbe dovuto essere celebrato a giugno del 2024, ma qualcosa sembrerebbe ostacolare i loro piani. I due convivono e stanno insieme da oltre 10 anni. Si sono conosciuti durante un programma sportivo e lui, nonostante fosse sposato all'epoca con Alena Seredova, non è riuscito a non innamorarsi perdutamente di Ilaria D'Amico. Il tradimento pubblico e la gogna mediatica subita dall'ex portiere della Juve non hanno in alcun modo scalfito l'amore tra Gigi e Ilaria che si sono detti pronti al grande passo. 

In una lunga intervista rilasciata al Corriere della Sera, Gigi Buffon ha rivelato che è disposto o spostare le nozze con la compagna Ilaria D'Amico per un solo motivo, che si fa sempre più concreto.

«Sono 10 anni che stiamo insieme, siamo molto sereni e felici. Questa è la cosa più importante. Volevamo sposarci nel giugno 2024, ma per via dell’Europeo o slitta o anticipiamo, non abbiamo ancora deciso», ha detto Gigi Buffon che per il calcio è disposto a mettere in secondo piano anche la famiglia.

D'altronde, come lui stesso ha ammesso, stanno insieme da 10 anni, cosa cambia un mese in più o in meno? 

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Gigi Buffon si è anche espresso sul caos del calcioscommesse. Lui era lì nel momento le forze dell’ordine sono arrivate a Coverciano per Tonali e Zaniolo: «È un tema molto delicato. Credo sia sbagliato criminalizzare e non fare dei distinguo. Scommettere di per sé non è reato, gli stadi stessi e le trasmissioni sportive sono pieni di pubblicità di App di questo genere e lo Stato incentiva il gioco. Se invece un calciatore scommette sul calcio va incontro a punizioni che giustamente devono essere inflitte; ma se scommette sulla pallavolo, sul basket, sulle corse dei cani…non sta commettendo alcun reato. E la cosa peggiora quando si parla di ludopatia, anche qui non centrando l’obiettivo: la ludopatia non è un problema di quanto spendi, ma del tempo che dedichi a questa attività. E questo dobbiamo spiegarlo ai ragazzi: non è che se si fanno continue scommesse da 1 euro trascorrendo ore e ore davanti alla App, allora è un tutto ok; mentre se uno spende 1 milione in un’unica occasione allora è ludopatico. Possiamo dire che è un cretino, va bene; ma la patologia nasce dalla dipendenza, la continuità con cui si fa una cosa. Non mi piacciono i bacchettoni che giudicano con una superficialità aberrante senza sapere poi realmente quali siano le motivazioni. Ci sono passato anche io venendo infangato senza aver commesso nulla: quando le cose si chiariscono, ci si dimentica di spiegare e chiedere scusa e si lasciano le persone con un’etichetta addosso. Lo trovo profondamente sbagliato».

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