«Ho costruito una casetta nel giardino dei miei genitori e ci ho vissuto per 5 anni: ho risparmiato e imparato una lezione fondamentale»

Con i soldi risparmiati grazie a questa sistemazione, la 25enne ha potuto comprare una casa più grande, dei cavalli e viaggiare in giro per il mondo

«Ho costruito una casetta nel giardino dei miei genitori e ci ho vissuto per 5 anni: ho risparmiato e imparato una lezione fondamentale»
«Ho costruito una casetta nel giardino dei miei genitori e ci ho vissuto per 5 anni: ho risparmiato e imparato una lezione fondamentale»
Domenica 31 Marzo 2024, 19:00
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I giovani che continuano a vivere con i propri genitori anche dopo i 20 e i 30 anni sono sempre di più. Nella maggior parte dei casi si tratta di una scelta quasi obbligata: al termine del percorso educativo è difficile trovare un lavoro che assicuri uno stipendio abbastanza alto per comprare casa, pagare le bollette e coprire tutte le altre spese. Nonostante la volontà di molti di affermare la propria indipendenza, si è costretti a pesare ancora per un po' sulle spalle di mamma e papà. 

A volte, però, è possibile cercare una soluzione intermedia, come nel caso di Mckean Matson.

Dopo aver terminato gli studi e aver ottenuto il diploma di liceo, la ragazza si è trovata di fronte a un bivio: «I miei genitori mi hanno detto che avrei potuto costruire una casetta nel cortile sul retro e vivere lì senza pagfare l'affitto. La scelta era tra questa opzione oppure pagare affitto e bollette non appena avessi iniziato l'università». 

La tiny house nel cortile dei genitori

Quando i genitori hanno proposto a Mckean di costuirsi una mini casa (dall'inglese tiny house, si tratta di piccole strutture abitative indipendenti che vanno da 8 fino a un massimo di 40 metri quadri) nel cortile sul retro, «non ho proprio potuto rifiutare: non volevo pagare un appartamento costoso e dividere le spese con altri coinquilini». Nella proprietà ra già presente una struttura, un fortino che la ragazza aveva costruito da piccola insieme al papà e alla migliore amica. 

Si trattava di una sorta di capannone in legno, in cui certamente non era possibile vivere ma che ha aiutato nella costruzione della mini casa, anni dopo: «Tra le altre cose abbiamo dovuto chiuderla e aggiungere un impianto idrico. In tutto è diventata una casetta di circa 32 metri quadri e il costo della conversione è stato di 70mila euro, inclusi gli infissi, l'arredamento, l'impianto idraulico, il riscaldamento e tutto il resto».

L'importante lezione

Mckean ha passato i successivi cinque anni nella tiny house e ha documentato tutto sul suo account TikTok: «Quando ripenso a quei momenti mi rendo conto di aver davvero adorato quella fase della mia vita, è un'esperienza di cui sono grata e che mi ha insegnato tanto, soprattutto per quanto riguarda il valore degli oggetti materiali. Ho imparato l'umiltà e la gratitudine nei confronti di ciò che ho. Per esempio, prima di abitare nella mini casa avevo tante scarpe, ma lo spazio limitato mi ha fatto capire che non mi servivano tutte. In pratica, ora vivo con ciò che mi serve e ho capito che le cose materiali sono uno spreco».

Per di più, in quegli anni è riuscita a risparmiare soldi che poi ha potuto reinvestire in ciò che ama di più: «Ho comprato una casa e sono partita per vedere il mondo». L'unico problema è stato gestire l'eventuale presenza di ospiti: «Non c'era spazio all'interno per accoglierli, cucinare insieme o giocare a giochi da tavola. Per fortuna ho un portico molto ampio».

«Anche se amo la mia casetta - dice Mckean -, ero pronta ad avere un posto tutto mio e volevo provare a tutti che potevo avere successo anche da sola in un posto più grande in cui avrei potuto costruire la mia famiglia. Anche se ho comprato una casa più grande, credo sempre nel principio di vivere con poco, in maniera minimalista». 

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