Davide Devenuto nominato Cavaliere della Repubblica da Mattarella, la compagna Serena Rossi: «Che orgoglio»

L'attore ha ricevuto il riconoscimento per l'attività di beneficenza che porta avanti da tre anni con il "Comitato Lab00 onlus" e con cui realizza il progetto "SpesaSospesa" a Milano

Davide Devenuto nominato Cavaliere della Repubblica da Mattarella, la compagna Serena Rossi: «Che orgoglio»
Davide Devenuto nominato Cavaliere della Repubblica da Mattarella, la compagna Serena Rossi: «Che orgoglio»
Sabato 1 Aprile 2023, 08:07 - Ultimo agg. 14:31
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L'attore Davide Devenuto è stato nominato ieri, 31 marzo, Cavaliere della Repubblica. Il presidente Sergio Mattarella ha voluto conferirgli questo riconoscimento per l'attività di beneficenza che porta avanti da tre anni con il "Comitato Lab00 onlus" e con cui realizza il progetto "SpesaSospesa" a Milano. Ad accompagnare Davide Devenuto al Colle c'era la compagna Serena Rossi, che su Instagram non ha nascosto la propria gioia: «Metti una mattinata in Quirinale - ha scritto, postando una foto di coppia - Il mio Cavaliere. Bravo amore mio, che orgoglio».

L'ex attore di "Un Posto al Sole", invece, sui social ha detto: «Poi, in un giorno, sono venute a galla tutte le emozioni meravigliose di questi ultimi tre anni.

Gratitudine, soprattutto, orgoglio e riconoscenza per tutte le persone che hanno reso tutto questo possibile. Grazie a tutti. E grazie al ‘compare’ con cui ho condiviso questo viaggio fatto di ragionamenti, discussioni (tante) risate (molte di più!) e soddisfazioni incredibili!». Fra le foto condivise da Devenuto, anche un bello scatto in compagnia di Mattarella.

 

La cerimonia al Quirinale

Sono persone comuni che non si voltano dall'altra parte, non si nascondono dietro «l'indifferenza», ma si mettono al servizio degli altri, andando «oltre il senso del dovere». Mettendo in pratica «il senso del dovere di umanità». È a questi cittadini, "eroi civili", che il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha consegnato al Quirinale le onorificenze dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana, conferite motu proprio il 25 febbraio scorso. Si tratta di uomini e donne che si sono distinti nell'aiutare malati, detenuti, bimbi e madri in difficoltà. E per loro Mattarella ha parole di elogio. Li ringrazia per «aver afferrato il senso della solidarietà, il senso del dovere interpretato come il senso di aderire con dedizione e coscienza al dovere».

«Tanti nel nostro Paese hanno compiuto gesti come quelli che voi avete messo in atto - prosegue - ma non possono essere chiamati tutti qui al Quirinale. Voi li rappresentate tutti». Siete un esempio e rappresentate il Paese «nel quale abbiamo fiducia per il futuro», quello in cui prevalgono «solidarietà, apertura verso gli altri, altruismo».

I 15 Cavalieri, i 12 ufficiali e i 2 commendatori al merito, appena insigniti, ringraziano a loro volta Mattarella per le onorificenze e l'attenzione che ha deciso di tributargli. Finita la cerimonia, lo avvicinano sorridendogli e chiedendo foto e selfie, oltre allo scatto di rito tutti insieme. Gli stringono le mani, gli presentano parenti e continuano nel racconto delle loro storie. Una delle più commosse è Caterina Bellandi che accompagna con il suo taxi i bimbi malati a curarsi all'ospedale Meyer di Firenze. È nascosta praticamente dietro una maschera: abito lungo e bianco, grande cappello pieno di piume e fiori candidi, ombrello alla Mary Poppins e zainetto di pannolenci, con tanto di "Compostela" del Cammino di Santiago al collo («Il cammino l'ho fatto tutto ma in taxi» confessa).

Ma sono tanti i casi che meritano di essere raccontati, come quello dell'ex manager di Tiscali, Ugo Bressanello, che, insieme alla moglie, fonda l'onlus "Domus de Luna", la cooperativa sociale "Casa delle stelle" e strutture di accoglienza per madri e bimbi in difficoltà. O come quella dell'autista dell'Atac che salva un ragazzo vittima di bullismo. C'è poi Immacolata Carpiniello che dà vita alla Cooperativa "Lazzarelle" nel carcere femminile di Pozzuoli che produce caffè artigianale secondo l'antica tradizione napoletana. Aiuta le detenute anche Luciana Delle Donne. Con la onlus «Made in carcere» insegna a far borse e accessori per offrire una seconda chance di vita e per realizzare un modello di economia circolare.

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