«Un lavoro a tempo pieno (40 ore) non basta per pagare le bollette: costretta a fare anche la cameriera durante il fine settimana»

La ragazza credeva che un impiego a tempo pieno le avrebbe assicurato una vita relativamente tranquilla e invece così non è stato

«Un lavoro a tempo pieno (40 ore) non basta per pagare le bollette: costretta a fare anche la cameriera durante il fine settimana»
«Un lavoro a tempo pieno (40 ore) non basta per pagare le bollette: costretta a fare anche la cameriera durante il fine settimana»
di Hylia Rossi
Martedì 6 Febbraio 2024, 18:30
3 Minuti di Lettura

Non è una novità la tendenza delle nuove generazioni a cambiare priorità e pensare, prima ancora che allo stipendio, alla qualità della vita che il lavoro garantisce: c'è tempo per coltivare i propri interessi e le passioni, oltre che dedicarsi alla carriera? C'è possibilità di frequentare quel corso in palestra o di andare a correre per mantenersi in forma? Una volta che ci si è assicurati un buon equilibrio tra la vita lavorativa e quella privata, allora si pensa ai soldi. 

Tuttavia, quando un impiego a tempo pieno, dal lunedì al venerdì, 40 ore settimanali, non riesce ad assicurare il minimo indispensabile per sopravvivere... c'è qualcosa che non va. Da qui la lamentela di Amun Amatul, una ragazza che si è vista costretta ad avere un secondo lavoro nel fine settimana solo per pagare le bollette.  

La giovane ha pubblicato un video su suo account TikTok in cui lamenta la situazione economica in cui si trova a causa di un mercato del lavoro che non riesce a supportare le persone e ad assicurare loro una vita dignitosa.

In molti si sono rivisti nella sua situazione, tanto che la clip ha ottenuto in poco tempo oltre 100mila cuori e diversi commenti di solidarietà e racconti di esperienze simili. 

«Voglio che tutti sappiano», dice Amun, «che ho dovuto accettare un secondo lavoro come cameriera durante i fine settimana perché il mio impiego a tempo pieno, dal lunedì al venerdì, 40 ore settimanali, non è abbastanza per pagare le bollette. Sono arrabbiata», aggiunge, «perché pensavo che il punto di avere un lavoro a tempo pieno fosse quello di assicurare uno stipendio che mi fa vivere con tranquillità, mentre non è così e sono arrabbiata, confusa, non capisco perché e... dovrò lavorare anche il weekend».

Diversi utenti si chiedono perché, nonostante le infinite testimonianze di giovani che faticano ad arrivare a fine mese nonostante abbiamo un impiego, nessuno faccia nulla per cambiare la situazione: «Non siamo robot, meritiamo di sentirci felici e soddisfatti», «Sono stufa di sentirmi dire che ne varrà la pena tra 20 o 30 anni perché, davvero? Me lo dicevano anche quando ero piccola e ho fatto tutto ciò che dovevo, compreso andare all'università, eppure eccomi qui», «Faccio lo stesso, sono un'insegnante e dopo la scuola e nei fine settimana lavoro come parrucchiera: 15-25 ore in più oltre alle 40 ore del tempo pieno. Essere adulti è difficile».

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