Meccanico si trasferisce per 80mila euro l'anno in uno dei posti più inospitali: «A -100 gradi è bellissimo, qui ho conosciuto la mia compagna»

Nel 2019 ha fatto domanda per il posto da meccanico presso la stazione di ricerca Amundsen-Scott South Pole

Meccanico si trasferisce per 80mila euro l'anno in uno dei posti più inospitali: «A -100 gradi è bellissimo, qui ho conosciuto la mia compagna»
Meccanico si trasferisce per 80mila euro l'anno in uno dei posti più inospitali: «A -100 gradi è bellissimo, qui ho conosciuto la mia compagna»
Domenica 28 Gennaio 2024, 13:05
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Dalla vita in Colorado, negli Usa, fino al Polo Sud. Il lavoro? Meccanico. Sì, perché oltre a scienziati e ricercatori, nelle varie spedizioni nei posti più inospitali del mondo servono anche gli operai, i meccanici, i tecnici e Jeff Capps è uno di questi.

Meccanico d'auto 33enne, Jeff ha preso una decisione per la sua carriera di certo non convenzionale. Ha lasciato il suo lavoro negli Stati Uniti per trasferirsi al Polo Sud, il luogo più freddo della Terra. Nel 2019 ha fatto domanda per il posto da meccanico presso la stazione di ricerca Amundsen-Scott South Pole, di proprietà del governo statunitense, per 40mila euro. 

«Un giorno è passato un vecchio amico e mi ha detto che avevano bisogno di un meccanico per lavorare sulle motoslitte al Polo Sud: ho pensato iscriviti», ha raccontato. Uno dei principali motivi che l'hanno convinto era che il lavoro richiedeva solo sei mesi di permanenza al Polo Sud, con «praticamente zero spese per metà dell'anno».

Il meccanico ha paragonato questo lavoro atipico all'impiego su una nave a causa del suo isolamento dal mondo esterno, con il negozio più vicino a più di 3mila chilometri di distanza. I 43 membri dello staff e i ricercatori sono diventati come una famiglia, sono molto affiatati, durante i sei mesi di lavoro e di vita in comune, senza molte interazioni con l'esterno. Non mancano neanche le feste nella stazione, che a suo dire, «sono leggendarie». Ha anche trovato l'amore, incontrando la sua compagna, Michelle, durante il suo soggiorno.

«Si crea una comunità estremamente unita, perché si vedono le stesse persone ogni giorno, ed è tutto molto bello fino a quando non si apre la porta di casa, e allora tutto cambia», ha detto a SWNS, sottolineando l'unico grande svantaggio.

Le temperature nei pressi della stazione del Polo Sud - descritta come «il luogo più freddo, secco e ventoso della Terra» dalla NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration) - hanno una media di - 60 gradi in inverno e Jeff Capps lavora spesso all'esterno per riparare i camion e le motoslitte utilizzate dall'equipaggio. 

«Ogni volta che pubblico un video in cui sono all'aperto, vengo sommerso da commenti del tipo ma non ti si congelano i polmoni?, o come fanno i tuoi occhi a non congelarsi?», ha scritto in un post su Instagram. «Sembra che sia un'idea comune (ma sbagliata) che con queste temperature estreme tutto si congeli all'istante».

«Il congelamento può avvenire in pochi minuti a queste temperature estreme, ma non in pochi secondi», ha sottolinaeato Jeff. «Certamente evito di fare respiri profondi perché causano irritazione, ma non congelano i polmoni e non mi uccidono all'istante. Ecco una breve spiegazione di come ci si sente realmente all'aperto in uno degli ambienti più freddi del pianeta», ha concluso spiegando la situazione nel video. 

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