Selen, l'ex pornostar si dà al vino e lancia il suo "Passerina Brut": bufera sulla fiera "Bollicine in villa"

Il caso a Santa Maria di Sala (Venezia): ecco lo spot con polemiche

Selen, l'ex pornostar si dà al vino e lancia il suo "Passerina": bufera sulla fiera "Bollicine in villa"
​Selen, l'ex pornostar si dà al vino e lancia il suo "Passerina": bufera sulla fiera "Bollicine in villa"
di Davide Tamiello
Sabato 17 Febbraio 2024, 09:28 - Ultimo agg. 13:42
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SANTA MARIA DI SALA  - Voce suadente e décolleté bene in vista non sono, di solito, requisiti di base per uno spot per la presentazione di una fiera enologica. Se, però, la produttrice in questione è un’ex diva del porno e il vino da lanciare è un “Passerina”, la sensualità del messaggio promozionale non sembra più una forzatura ma una strategia commerciale ben precisa. È esattamente quello che succede a Santa Maria di Sala (Venezia) dove il 23 e 24 marzo a Bollicine in villa Luce Caponegro, in arte Selen, conturbante protagonista del cinema a luci rosse degli anni ‘90, presenterà appunto il suo “Passerina Brut”. Lo spot, rilanciato sui social e nel sito www.bollicineinvilla.it, ha ovviamente attirato l’attenzione dei curiosi, e non solo. 

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Se la pubblicità infatti sta spopolando sui social, e raccoglie consenso tra i fan dell’artista, si preannuncia polemica in consiglio comunale. Non ha gradito per esempio, tra gli altri, la capogruppo della Lega di Santa Maria di Sala, Francesca Scatto, che ieri ha protocollato un’interrogazione nella quale, nell’analizzare gli interventi riguardanti il complesso immobiliare di villa Farsetti, chiede conto anche delle scelte sulla promozione sottolineando la necessità di un intervento del Comune: «L’evento è pubblicizzato con un annuncio su TikTok a dir poco imbarazzante, la cui protagonista, la signora Luce Caponegro, alias Selen fa un invito a recarsi a Santa Maria di Sala, a Villa Farsetti, per assaggiare le bollicine, appunto, assicurando che ad accogliere gli amanti del buon vino ci sarà lei personalmente “per presentarvi il mio passerina brut, passerina di Selen”», si legge nell’interrogazione alla quale la sindaca risponderà in consiglio. 

 


«Non vi è dubbio che la pubblicità sia, come è noto, l’anima del commercio, tuttavia ritengo che, nel caso di specie, sia inopportuna nonché lesiva del decoro e del rispetto dovuto nei confronti del luogo che fu la dimora dell’Abate Farsetti e che rappresenta il nostro paese». Secondo la consigliera «l’Amministrazione, nell’organizzare l’evento, avrebbe dovuto, quanto meno, vigilare sulla comunicazione posto che ha concesso l’uso di un bene della collettività che, nell’ultimo anno, è già stata alla ribalta per i noti fatti di cronaca».
 

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