«Al supermercato mio figlio non la smetteva di piangere e alla cassa nessuno mi ha aiutata con la spesa. Mi guardavano tutti male, orribile»

Carissa McHolme ha pubblicato un video su TikTok che, in poco tempo, è diventato virale collezionando più di 54 mila visualizzazioni

«Al supermercato mio figlio non la smetteva di piangere e alla cassa nessuno mi ha aiutata con la spesa. Mi guardavano tutti male, orribile»
«Al supermercato mio figlio non la smetteva di piangere e alla cassa nessuno mi ha aiutata con la spesa. Mi guardavano tutti male, orribile»
Venerdì 12 Aprile 2024, 18:00
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Carissa McHolme è una tiktoker australiana conosciuta su TikTok perché posta spesso video in cui racconta la sua vita da mamma e tutto ciò che la maternità comporta. Uno degli ultimi post pubblicati dalla donna è diventato virale e ha totalizzato più di 50mila visualizzazioni. La content creator era al supermercato insieme al suo bambino nato da pochi mesi. Il piccolo non smetteva di piangere mentre lei era indaffarata a sistemare la spesa sulla cassa automatica, la commessa continuava a guardarla infastidita senza aiutarla minimamente, così come gli altri clienti in fila. Poi, all'uscita del supermercato, Carissa è stata fermata per essere controllata dalla guardia accanto alle porte scorrevoli: «Mi hanno trattata come una criminale. È stato orribile», ha detto. 

La disavventura di Carissa

Nel suo video diventato virale, Carissa McHolme ha raccontato: «Ero al supermercato con mio figlio e, dato che non voleva stare nella carrozzina, ho deciso di prenderlo in braccio.

Ho fatto la spesa e mi sono avviata alla cassa. Non riuscivo a scansionare i prodotti reggendo anche il bambino e, quindi, l'ho sistemato nella sua carrozzina: ha cominciato a urlare a squarciagola, io non riuscivo a calmarlo perché stavo passando pasta, pane e frutta. La cassiera continuava a guardarmi e non ha fatto un passo per venirmi incontro e aiutarmi. Così, anche tutti gli altri clienti in fila. Finito di imbustare la spesa e dopo avere pagato, con le urla di mio figlio in sottofondo, la donna si è avvicinata dandomi lo scontrino per aprire la porta dell'uscita. Non le ho nemmeno risposto e ho preso il pezzetto di carta. Una volta arrivata alla porta sono stata fermata da una guardia giurata che ha preteso di controllare tutti i sacchetti e la mia borsa, salvo poi, farmi uscire. Mi hanno umiliata. Prima, nessuno mi ha aiutata e, dopo, mi hanno trattata come una ladra. È stato orribile». 

Dopo avere visto il video di Carissa, la direzione del supermercato ha risposto con un commento: «Ci dispiace sentire quanto è successo. Noi cerchiamo di formare il personale affinché assista i clienti in difficoltà. Siamo delusi nell'apprendere che nel suo caso ciò non è avvenuto. Rimedieremo». 

Le esperienze degli altri clienti

Carissa McHolme non è stata l'unica a vivere una brutta esperienza al supermercato. Sotto al suo video sono comparsi tantissimi commenti come, ad esempio: «Avevo sul passeggino di mio figlio una bottiglia d'acqua che avevo acquistato in precedenza e all'uscita mi è stato chiesto dove l'avessi presa. Avevo già buttato via lo scontrino vecchio e nonostante la guardia avesse controllato nella nuova ricevuta se ci fosse o meno la bottiglietta (non c'era), non si fidava. Quindi, ho dovuto aprire l'app della mia banca e dimostrare di aver comprato l'acqua 20 minuti prima in un distributore automatico».

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