Vittoria di Savoia, la prima copertina della regina (senza trono): «L'italia è casa mia. Un ritorno alla monarchia? Certo che no»

Il gran debutto della figlia di Emanuele Filiberto e Clotilde Courau

Vittoria di Savoia
Vittoria di Savoia
di Veronica Cursi
Mercoledì 28 Febbraio 2024, 14:30
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«Mi chiamo Vittoria, ho 20 anni e sto studiando Arte e Imprenditoria a Parigi mentre studio anche teatro e lavoro occasionalmente come modella. Vorrei fare l'attrice e aprire una mia galleria d'arte».  Bella, sensuale e decisa, Vittoria di Savoia, figlia di Emanuele Filiberto e Clotilde Courau, posa per la prima volta per una rivista e debutta sulla cover di “Yo dona”, settimanale spagnolo. 

La principessa 20enne, pronipote dell’ultimo re d’Italia Vittorio Emanuele, morto il 3 febbraio scorso, parla in esclusiva del futuro della monarchia e della sua generazione: «Voglio credere che noi Z siamo forti e che lavoreremo tutti insieme per un mondo migliore». Il suo mondo per ora è fatto di lezioni universitarie, fascino ed entusiasmo per il mondo dell’arte e un grande interesse anche per il lato finanziario. «Un ritorno alla Monarchia? Certo che no», ha detto. La “Principessa” crede, però, fermamente nella Gen Z. Anche senza Trono, intende fare la differenza. Aveva fatto discutere la decisione di Emanuele Filiberto, di abdicare in favore della figlia Vittoria. La Legge salica, tuttavia, è immutabile, ed è stata bocciata la proposta di aprire alle donne la successione al Trono. 

«Sono sempre felice, sono iperattiva, ho bisogno di imparare e provare cose nuove costantemente.

Sono molto curiosa, adoro far ridere la gente e mi diverto molto ascoltando musica e ballando - racconta -  Sono molto socievole e credo che la lealtà sia essenziale. Odio le persone arroganti e penso che la semplicità e la gentilezza siano molto importanti». Sebbene sia nata e cresciuta in Svizzera, Vittoria di Savoia vive attualmente a Parigi, dove sta conseguendo gli studi. Ma il legame con l’Italia è profondo. «Torno sempre in Italia. I miei genitori hanno una casa in Umbria dove mi piace molto passare il tempo. Amo l’Italia: i suoi musei, l’architettura, la gente, la gastronomia. È un paese gioioso. Ho imparato a camminare lì. La prima volta che ho nuotato da sola è stato lì. Anche l’Italia è casa mia». 

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Profondamente legata ai suoi genitori – l’abbiamo vista al funerale del nonno in abito scuro e sempre pronta a sostenere papà Emanuele e mamma Clotilde – ha un ottimo rapporto con ciascuno di loro, inclusa la sorella, che chiama ogni giorno al telefono. «Per me, la famiglia è ciò che equilibra tutto. Ho un ottimo rapporto con la mia, con mia madre, mio padre e mia sorella, che chiamo ogni giorno per chiederle come va la lezione o come vanno le cose. So che ci saranno sempre per me. Mi sento molto fortunata».

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