Emanuele Filiberto di Savoia: «Mi sento il nuovo capofamiglia, alla messa di papà si potrà accedere solo su invito»

Emanuele ricorda il padre, Vittorio Emanuele di Savoia: "Era sempre lo stesso, generoso e vicino a tutti"

Emanuele Filiberto di Savoia: «Mi sento il nuovo capofamiglia, alla messa di papà si potrà accedere solo su invito»
Emanuele Filiberto di Savoia: «Mi sento il nuovo capofamiglia, ​alla messa di papà si potrà accedere solo su invito»
Lunedì 5 Febbraio 2024, 08:13 - Ultimo agg. 13:50
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Vittorio Emanuele di Savoia morto. E Adesso che succede? «Mi sento il nuovo capofamiglia prima di tutto, e alla guida di un Casato che quando nonno Umberto II morì era ridotto a 30 cavalieri dei nostri ordini dinastici. Poi papà è riuscito a portare i cavalieri a oltre tremila, e a ridare vigore all'attività degli Ordini dinastici». Lo spiega Emanuele Filiberto di Savoia in un'intervista al Corriere della Sera dopo la morte del padre. «Questa è la prima responsabilità ed eredità che mi lascia: di guidare i nostri Ordini che hanno decine di delegazioni in Italia, 17 delegazioni estere e sono attivi con progetti umanitari in tutto il mondo. Ma adesso c'è il funerale da preparare», aggiunge.

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Le esequie del figlio dell'ultimo Re d'Italia si terranno a Torino e la tumulazione avverrà a Superga. «Papà ha sempre voluto che fosse così, la sua fine, lo ripeteva ed esaudirò questo suo ultimo desiderio.

Anche se non è facile, alla messa attendiamo tanta gente, si potrà accedere solo su invito - prosegue ancora -. Motivo per il quale il rito non sarà a Superga dove poi la famiglia stretta porterà la salma per il commiato finale, ma in Duomo a Torino. La camera ardente alla Venaria Reale, da venerdì nella cappella di Sant'Uberto per dar modo a quanti vogliono salutare papà Vittorio Emanuele di farlo».

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Emanuele Filiberto racconta al Corriere le sofferenze del padre negli ultimi giorni. «Eravamo tutti in montagna nella nostra casa di Gstaad e poi una brutta infezione alla gamba di papà ha richiesto l'ospedalizzazione dove gli antibiotici hanno avuto effetto sull'infezione ma hanno indebolito il suo fisico, il suo cuore e gli organi vitali di un uomo di 87 anni - conclude -. Sto ricevendo messaggi da tutto il mondo, dai reali di Spagna a quelli del Belgio, di Monaco, anche dall'Iran, dalla famiglia dello Scià di Persia, come da gente comune perché papà era sempre lo stesso, generoso, alla mano con i nobili vicini ai Savoia come con la gente comune».

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