Spari alla processione ad Afragola, padre e figlio feriti

L’uomo aveva accoltellato un africano: scatta la rappresaglia degli amici

Forze dell'ordine sul posto dell'agguato
Forze dell'ordine sul posto dell'agguato
di Marco Di Caterino
Sabato 17 Giugno 2023, 23:30 - Ultimo agg. 19 Giugno, 11:25
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Sangue sulla processione di Sant’Antonio ad Afragola. Per sfuggire ai killer padre e figlio si sono dileguati tra le centinaia di fedeli che seguivano la processione del santo di Padova. Ed è scoppiato un inferno di paura e terrore, con i partecipanti al corteo religioso che hanno cercato di mettersi in salvo, dalla pioggia di proiettili esplosi da un folto gruppo di africani, con i quali pochi istanti prima Raffaele Sepe, 44 anni, e suo figlio Vincenzo, 17 anni, si erano scontrati per un recupero credito.

Un durissimo scontro fisico, al termine del quale Raffaele Sepe ha avuto la peggio, rimanendo ferito da più coltellate all’addome e al torace. Mentre uno degli extracomunitari Ekuebran Don Dekpo, 20 anni, è stato colpito da un paio di fendenti al polso sinistro e alla mano destra.

Poco dopo si è presentato al pronto soccorso di Villa dei Fiori ad Acerra, dichiarando di essere stato ferito nel corso di un tentativo di rapina del suo cellulare.

Raffaele Sepe, invece, sotto choc e in preda ad una copiosa emorragia, aiutato dal figlio, è riuscito a salire a bordo dello scooter che è ripartito a tutta velocità, inseguito dal gruppo di africani, uno dei quali armato di pistola ha esploso numerosi colpi contro padre e figlio. Un paio di proiettili hanno ferito, per sua fortuna in maniera non grave, Vincenzo Sepe, che è riuscito a non cadere dal mezzo a due ruote. 

Ed è iniziata la caccia all’uomo da parte degli extracomunitari, che si soni messi ad inseguire lo scooter, che per l’aggravarsi delle condizioni di Raffaele Sepe, ha iniziato a rallentare vistosamente, circostanza questa che ha indotto gli inseguitori ad accelerare ancora di più la corsa, e a tentare di colpire con l’esplosione di altri colpi i due fuggitivi, alcuni dei quali hanno ferito il figlio.

 

E quando sembrava che l’inseguimento fosse terminato per diventare di lì a poco un vero e proprio linciaggio con conseguenze tragiche, il conducente dello scooter ha notato l’arrivo della processione. E senza alcun tentennamento ha diretto il mezzo a due ruote nel cuore del corteo, generando uno spaventoso parapiglia con centinaia di persone in preda al terrore che cercavano di mettersi in salvo.

Una mossa che disorientato gli africani, che ingoiando amaro, hanno girato i tacchi per sparire dalla zona. Dopo aver attraverso la processione, lo scooter ha proseguito alcune centinaia di metri. Giunto in Via Russo, Raffaele Sepe ha perso i sensi, e il mezzo a due ruote ha terminato la sua corsa impattando contro un’auto in sosta.

Padre e figlio sono stati soccorsi da alcuni passanti che hanno avvertito i carabinieri della compagnia di Casoria e i sanitari del 118. I due feriti sono stati portati presso il pronto soccorso dell’ospedale San Giovanni di Dio di Frattamaggiore. Codice rosso per Raffaele Sepe, le cui ferite da punta e taglio hanno interessato anche alcuni organi interni, meno gravi invece le condizioni del figlio. 

Sul posto i militari del nucleo radiomobile di Casoria e i carabinieri della locale caserma, diretta dal luogotenente Raimondo Semprevivo. Secondo gli inquirenti, i due Sepe nella prima serata di ieri si sono recati dagli extracomunitari per un recupero credito, sulla cui natura sono in corso accertamenti. Ne è nata una discussione che ben presto è diventata uno scontro fisico, nel corso del quale sono stati feriti a coltellate Raffaele Sepe e Ekuebran Don Dekpo. La processione è stata interrotta. 

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